SANNICOLA (Lecce) – Un caso di mobbing tra i corridoi di un comune trascina imputati eccellenti in un’aula di Tribunale. E, il processo è giunto alla bettute finali: perché, nella mattinata di mercoledì 21 febbraio, la procuratrice aggiunta Elsa Valeria Mignone ha vibrato il proprio atto d’accusa invocando una serie di condanne, a conclusione di una requisitoria andata avanti per circa tre ore per spulciare le varie posizioni.
Questo il conto presentato: 3 anni e 8 mesi a Cosimo Piccione, 57 anni, di Sannicola, all’epoca sindaco ed attuale vice sindaco; 3 anni e 6 mesi per l’allora segretaria comunale Loredana Campa, 56 anni, residente ad Alezio; 3 anni e 3 mesi per Giuseppe Monteduro, 63 anni; 6 mesi per Ilenia Anna Petrachi, 45 anni; Luigi Colella, di 50; Maria Greco, 52enne; Mario Molle, di 54, tutti di Sannicola. Il non doversi procedere per intervenuta prescrizione è stato sollecitato per il solo Gianpaolo Miglietta, 59 anni, di Tuglie, in veste di consigliere comunale così come tutti gli altri imputati, accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falsità ideologica e maltrattamenti.
La persona offesa, l’ex responsabile del settore urbanistica, Silvia Tunno, vittima del presunto caso di mobbing, si è costituita parte civile per il tramite dell’avvcoato Luigi Covella che ha chiuso il proprio intervento dopo ciurca un’ora e mezzo di discussione. E proprio l’ex responsabile del settore, un’ingegnera nella vita di tutti i giorni, fornì l’input per avviare le indagini con una denuncia. Al centro del processo è finita una delibera firmata, il 13 luglio del 2014, con cui sarebbero stati adottati i provvedimenti di demansionamento a carico della Tunno. L’istruttoria si è focalizzata se nella scelta del responsabile del settore sia stato adottato il criterio dell’ordine alfabetico a scapito della Tunno. In più il sindaco, la segretaria comunale e il consigliere comunale Monteduro avrebbero cercato di emarginare l’ingegnera sul posto di lavoro adottando provvedimenti amministrativi, procedimenti penali e disciplinari a suo carico.
L’allora sindaco, a conclusione degli accertamenti, era stato raggiunto dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni a settimana, misura poi revocata dall’allora gip Carlo Cazzella mentre nei confronti di Loredana Campa e Giuseppe Monteduro era stata spiccata una misura interdittiva di 12 mesi poi alleggerita dal Tribunale del Riesame a 8 mesi.
Nella prossima udienza, fissata per il 13 marzo, inizieranno le discussioni del collegio difensivo rappresentato dagli avvocati Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia; Luigi e Roberto Rella; Francesco Paolo Sisto; Roberto Marra; Valentina De Matteis e Letizia Di Mattina. Nel frattempo la Presidente Cinzia Vergine ha già annunciato il cambio alla guida del processo ma tale decisione non intaccherà la relatrice che rimarrà sempre la collega Bianca Maria Todaro.