PUGLIA – Il Movimento 5 Stelle ha scelto i suoi candidati nel collegio Sud: hanno vinto le consultazioni online Mario Furore, europarlamentare uscente (Foggia), Valentina Palmisano (Ostuni), Gaia Silvestri (Massafra) e Francesca Anna Ruggiero (Bari). I militanti hanno preferito l’ “usato sicuro”: personalità già testate tra le istituzioni. La più votata è l’ex parlamentare ostunense e presidente del Consiglio comunale della Città Bianca che verrà schierata nel collegio sud per le elezioni europee che si terranno a giugno. Palmisano, nelle votazioni che si sono tenute eri ha staccato di 80 voti Maura Sarno, arrivando a quota 965 preferenze. Non ce l’ha fatta il giornalista leccese Mimmo Carulli (273 voti): non basta l’ottimo risultato personale in un incredibile quadro di divisione a Lecce e provincia, con ben 3 candidati arrivati in finale Sud.
Basti pensare che, se tutti gli attivisti fossero stati su un candidato, Lecce ora avrebbe messo il cappello certo sul Parlamento Europeo piazzando il primo maschio della lista da affiancare alla prima donna da Brindisi. Per Carulli una partita con tantissimi voti personali, che in altre regioni del centro Italia o del nord avrebbero messo in posizione eleggibile. Ma vincono ancora le divisioni. Il dato più preoccupante per i pentastellati è la scarsa partecipazione al voto: si è espresso solo un poco entusiasmante 14,85% (23.744 rispetto al 159.908). La composizione definitiva delle liste sarà resa pubblica al termine della consultazione del 26 aprile. Le liste di candidati composte a seguito delle votazioni delle autocandidature da parte degli iscritti, saranno integrate mediante l’inserimento – anche in posizioni prioritarie – dei tre europarlamentari uscenti, Maria Angela Danzì, Mario Furore e Sabrina Pignedoli.
Il capolista in Italia Meridionale sarà Pasquale Tridico, già Presidente dell’Inps. Intanto il leader Giuseppe Conte cerca di superare a sinistra il Pd sventolando la bandiera del pacifismo: il simbolo è “Movimento 5 stelle 2050 e #pace”, senza il nome del leader. Il campo largo a livello nazionale sembra affondare tra le polemiche. “Nella nostra comunità non è pensabile che uno esibisce il nome sulla scheda e poi non è conseguente – dichiara Giuseppe Conte, critico con Pd – Per noi è una presa in giro dei cittadini. Non è una questione di Schlein, ma anche di Meloni e altri leader. Farlo per acquisire qualche voto in più per noi è impensabile. Io non sarò candidato. Sarà candidata con M5s Carolina Morace, una sportiva, una calciatrice che oltre ad avere superato tantissimi primati sportivi ha fatto saltare tutti gli stereotipi, ha rotto schemi in un campo prevalente dei maschi.
Tutto ancora da definire per il “campo largo” pugliese, mentre le elezioni comunali baresi e leccesi si avvicinano. Il terremoto giudiziario ha ammaccato l’immagine “dura e pura” della maggioranza di Michele Emiliano. I pentastellati hanno ormai preso le distanze in Puglia ed Emiliano si sforza di colmare il distacco. A Lecce, invece, M5S e centrosinistra vanno avanti insieme, nonostante l’insidia rappresentata dalla candidatura solitaria (con due liste civiche) del militante pentastellato Siculella: il risultato sarà decisivo per il futuro del “campo largo salentino”. A Gallipoli andò male (nessun consigliere M5S fu eletto dopo l’alleanza alle comunali con il centrosinistra), ma i vertici pentastellati a Lecce vogliono scrivere un’altra storia.