PUGLIA – Michele Emiliano mostra i muscoli all’opposizione e respinge la sfiducia proposta dall’opposizione con 31 voti favorevoli contro 19: “È la maggioranza più larga che ci sia mai stata, tenuto conto che avevamo delle persone in malattia – spiega il governatore pugliese – È un incoraggiamento ad andare avanti, ma senza sottovalutare la sanità pugliese. In quest’ultimo mese abbiamo attraversato una tempesta politica e mediatica di enormi proporzioni, ma è importante che voi sappiate non c’è neanche un’indagine che riguarda le attività della nostra Giunta regionale. Oggi il Consiglio regionale ha analizzato tutte le cose ben fatte in questi anni dalla nostra amministrazione e ci ha rinnovato la fiducia. Nei prossimi mesi di lavoro ci concentreremo soprattutto sulla sanità pugliese, in particolare, dal punto di vista delle liste di attesa e delle prenotazioni. Abbiamo potenziato, e continueremo a farlo, i presidi di legalità e di controllo. Abbiamo l’ambizione di costruire un fronte democratico ampio, un fronte antifascista e sognatore, che metta insieme tutte le forze progressiste nel nostro Paese, per predisporre il futuro della regione e del Paese”.
Il Movimento 5 Stelle segue il governatore tranne Antonella Laricchia, coerente fino alla fine: “Ho votato a favore della mozione di sfiducia perché è un voto coerente con la mia storia e soprattutto rispetto all’opinione che ho sempre avuto di questo governo regionale. Non ho mai avuto fiducia di questa maggioranza, in cui pure ripetutamente prima delle elezioni sono stata invitata a entrare. Il famoso ‘io ve l’avevo detto’ si riferiva proprio a questo: ho sempre denunciato il trasformismo e i metodi di Michele Emiliano, ritenendolo un problema politico. Aggregare persone che non condividono una visione, ma solo perché portano consensi, è un problema politico. Lo stallo della Regione Puglia è conseguenza di questo sistema e anche le recenti vicende giudiziarie, sono un effetto abbastanza prevedibile di questo modo di fare. Ho passato anni difficili da sola in opposizione ed è stata durissima vedere i colleghi eletti nella lista di cui ero candidata presidente passare in maggioranza. Oggi mi sento risarcita dal punto di vista personale e questo non cambierà anche se gli altri consiglieri dovessero tornare tra i banchi della maggioranza dopo le europee, come si sente dire da più parti. Come forza politica resto amareggiata perché la credibilità politica del M5S ha subito una picconata. Nel discorso che feci in aula nel novembre 2020 dissi che avrei voluto essere l’esempio di una politica diversa, che mantiene le promesse anche se è difficile. Da aprile 2024, sono anche un esempio del fatto che avere il coraggio di credere nelle proprie idee può dare grandi soddisfazioni. Ho votato a favore della mozione anche perché nella scorsa legislatura presentai con i miei colleghi una mozione di sfiducia, mai arrivata in aula perché non avevamo i numeri per presentarla autonomamente e, nonostante i nostri numerosi inviti, il centrodestra non ci aiutò. Non mi ha convinto la tesi per cui non avrei dovuto votare questa mozione perché presentata dal centrodestra. Ricordo le parole di Gianroberto Casaleggio, che diceva un’idea non è di destra o di sinistra, ma è buona o cattiva. Mandare a casa questo governo regionale e ridare la parola agli elettori per me sarà sempre un’idea buona”.
Poi, ci sono gli ex alleati che mettono il dito nella piaga: “Ho riflettuto secondo coscienza e oggi, quindi, ho deciso di votare la mozione di sfiducia nei confronti di un nuovo, fantomatico, raffazzonato governo regionale – scrive il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Tupputi – I miei elettori mi hanno onorato della loro fiducia e votare questa mozione rappresenta l’unico modo per onorare la loro stima e confermare la coerenza del mio percorso politico. Ho abbandonato la maggioranza e posizioni di comodo perché non condividevo la strada intrapresa all’insegna della rincorsa del consenso con cariche e incarichi. La maggioranza ha smarrito la bussola e se non avessi votato oggi, avrei tradito la fiducia dei cittadini perché il governo Emiliano è franato nell’immobilismo e non è più nelle condizioni di operare per la comunità. Il mio non è un “si’” alla mozione, ma un “no” convinto ad un’accozzaglia che fonda la sua unione sulla salvaguardia delle posizioni personali. Ringrazio il gruppo e il partito di Forza Italia che, rispettando il mio passato, mi hanno lasciato libero di scegliere ed io, liberamente, ho deciso di seguire la linea del mio partito”.
Ma ci sono anche quelli che hanno scelto la strada opposta: “Solo per sgomberare il campo dai dubbi e far contenti quelli che da giorni non fanno che gridare al trasformismo come al male assoluto – dichiara il capogruppo per la Puglia Saverio Tammacco – Se trasformismo vuol dire andare laddove si può lavorare per il bene dei cittadini, allora chiamatemi pure trasformista. È quanto accaduto a chi come me eletto nelle file del centrodestra e si è accorto dopo anni che la minoranza anziché fare critiche costruttive e lavorare per il bene dei cittadini, procedeva a suon di propaganda ideologica, senza idee se non quella di demolire l’operato dell’amministrazione. A tutti i costi. Quello di oggi poteva essere un consiglio monotematico sulla sanità, anziché una farsa su una mozione di sfiducia che non ha i numeri per passare. Una pura strumentalizzazione. Per continuare a negare che Bari e la Puglia siano cambiate in questi 20 anni. Un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti. Io credo convintamente che questa amministrazione abbia fatto bene e continuerà a fare bene fino alla fine della legislatura. Se non sarà così i cittadini, quando metterò la mia faccia davanti a loro, me lo faranno notare ed io sono pronto a subire le dovute conseguenze ma fino ad allora, bisogna continuare a esercitare il mandato che gli elettori ci hanno messo nelle mani. Per tutte queste ragioni convintamente il gruppo per la Puglia dice no alla mozione di sfiducia della minoranza”.
MOZIONE SFIDUCIA, GRUPPO FORZA ITALIA: “TRA DIKTAT E RICERCA DI NUMERI, GIUNTA NON E’ PIU’ LIBERA DI GOVERNARE”
“In pochi mesi, questa Giunta regionale è piombata in uno stallo tale non essere nelle condizioni di portare avanti un’azione di governo seria e concreta. Per noi, la mozione di sfiducia è un atto morale doveroso e se Emiliano ha a cuore il bene della Puglia dovrebbe fare un passo indietro”. Così i consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia e Giuseppe Tupputi: “Una rincorsa costante per la ricerca di consenso e di numeri in aula –aggiungono- che nulla ha a che fare con i tanti problemi dei cittadini che aspettano una risposta. Liste d’attesa, rifiuti, disoccupazione giovanile, denatalità, crisi dell’agricoltura e dell’industria: tutte questioni ancora vive sullo sfondo. Tra la finta uscita dalla maggioranza dei 5stelle e un rimpasto inadeguato rispetto alle richieste del segretario del Pd, oggi abbiamo una Giunta senza anima e visione ed un presidente costantemente piegato ai diktat di consiglieri e gruppi politici. Ergo, -concludono i consiglieri azzurri- è evidente che Emiliano e la sua Giunta non siano più liberi di operare per la Puglia e i cittadini meritano di poter tornare a votare per avere un governo che possa disegnare una nuova prospettiva per il futuro”.