Lo scontro tra i centristi dell’Udc e di Puglia Popolare si fa più duro, dopo il passaggio di Dino Pagliaro. Andrea Guido e Lara Cataldo restano

LECCE – Dopo il divorzio tra Udc e Puglia Popolare è cominciata la guerra tra centristi. Il passaggio di Dino Pagliaro nel partito di Cesa è stato un brutto colpo per Mazzei (è il nuovo commissario). Puglia Popolare chiederà un cambio al vertice della Lupiae in risposta. Un nuovo grattacapo per Adriana Poli Bortone nei difficili equilibri di una maggioranza piuttosto eterogenea. Intanto, l’assessore Andrea Guido dichiara di restare con convinzione in Puglia Popolare e anche la consigliera Lara Cataldo dovrebbe rimanere al suo posto. “Noi restiamo al nostro posto, non cambiamo bandiera – dichiara Guido – Ci troviamo bene con questo partito”. Il divorzio con l’Udc è arrivato perché non c’era accordo sugli spazi da assegnare al partito di Cassano e Mazzei. “La ‘botta’ è forte, seppur minimizzata ad arte con forzate dichiarazioni di appartenenza, per Puglia Popolare: con Pagliaro Alfredo amministratore unico di Lupiae Servizi entrano nell’UDC il figlio Gianmarco consigliere comunale, Elisabetta Ciccardi seconda dei non eletti con circa 190 preferenze, Letizia Capoccia, Antonio Manca, Gigi Solido, Leo Ciccardi. Prima ancora era andato via tornando nell’UDC il vice coordinatore provinciale e consigliere comunale a Cavallino, complessivamente una scossa tellurica da 1500 voti” – scrive l’avvocato Mario Petracca su Facebook. Ora Puglia Popolare ha l’intenzione di fare l’ago della bilancia nelle elezioni regionali. Si riparte con i fedelissimi nelle postazioni che contano e alle urne tornerà in corsa anche il leader provinciale leccese Luigi Mazzei. Per alzare la posta i centristi hanno già un nome da far correre alla presidenza della Regione Puglia, il loro leader Massimo Cassano. Un nome che sarà messo sul tavolo insieme a quelli del forzista Caroppo e del sottosegretario alla Sanità Gemmato (Fdl).