LECCE – Trovare nuovi equilibri attraverso la cultura. È questo l’obiettivo, secondo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Vi è l’esigenza di richiamare la centralità della persona, i suoi diritti, la sua libertà. Il richiamare il perno della civiltà europea che è fatta di dialogo, rispetto reciproco, di confronto con l’attenzione alle altrui opinioni, attraverso il dubbio: questo è il centro del messaggio”. Sono le parole del presidente Mattarella, che in mattinata è intervenuto nel centro congressi Ecotekne di Lecce per partecipare alle celebrazioni per i 70 anni di UniSalento e all’inaugurazione del nuovo anno accademico. “L’Università per il Paese, il Paese per l’Università” è il tema dell’inaugurazione. Mattarella chiede “un modello di meridionalismo adulto”: “Bisogna collegare il momento di nascita dell’ateneo con quello di oggi. Negli anni 50 l’Italia era alle alle prese con la devastazione della guerra. Va ricordata la lungimiranza di coloro che hanno appoggiato la decisione di investire sulla cultura, non solo come decisivo elemento di crescita sociale, ma anche come motore di sviluppo del territorio”.
Il rettore Fabio Pollice ha accolto il presidente, poi il coro Polifonico dell’Università del Salento, diretto dal Maestro Luigi De Luca, ha eseguito l’inno d’Italia e dall’Inno alla Gioia. Il presidente della Repubblica ha preso posto in sala vicino alla sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone e alla presidente del consiglio Regionale, Loredana Capone e al vicepresidente della Giunta regionale, Raffaele Piemontese. La lectio magistralis è stata affidata al direttore generale della Treccani, Massimo Bray.
“Al governo chiedo di investire nel sistema universitario perché è l’unico strumento attraverso il quale noi possiamo far crescere questo Paese – ha detto il rettore dell’Università di Lecce parlando con i giornalisti – Domandiamoci perché questo Paese non cresce: una delle motivazioni è perché abbiamo la più bassa percentuale di laureati in Europa. Una cosa folle. Come possiamo pretendere di avere uno sviluppo economico se non lo alimentiamo attraverso l’intelligenza collettiva?”.
“Al governo chiedo di investire nel sistema universitario perché è l’unico strumento attraverso il quale noi possiamo far crescere questo Paese. Domandiamoci perché questo Paese non cresce: una delle motivazioni è perché abbiamo la più bassa percentuale di laureati in Europa. Una cosa folle. Come possiamo pretendere di avere uno sviluppo economico se non lo alimentiamo attraverso l’intelligenza collettiva?”, ha detto il rettore dell’Università di Lecce parlando con i giornalisti in attesa dell’arrivo del presidente.
GLI AUGURI DELLA REGIONE PUGLIA
“Tanti auguri all’Università del Salento: questi primi settant’anni sono stati affascinanti – ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – e pieni di storie bellissime, come quella della colletta tra i cittadini di Lecce per fondare la propria università. Sono cose indimenticabili che distinguono una comunità da tutte le altre per la sensibilità, per quello che è stata in grado di dare a questa istituzione così importante per la formazione e per l’identità culturale salentina. Come Regione Puglia abbiamo sostenuto in tutti i modi Unisalento: con la collaborazione del Magnifico Rettore abbiamo di recente avviato facoltà di medicina, creando una sinergia con la ASL che ci auguriamo possa al più presto dar vita al Policlinico di Lecce, come già avviene a Foggia e a Bari. Questo sogno realizzato non poteva non avere caratteristiche tutte salentine. E cioè è una facoltà di medicina nella quale chi si laurea è anche un po’ ingegnere. Un unicum che si aggiunge alla bellezza e alla attrattività della città di Lecce e della sua provincia. Auguri non solo agli studenti, non solo ai professori e al personale tecnico e amministrativo, ma all’intera comunità che attorno alla sua università costruisce il proprio futuro”.
“Celebrare i 70 anni dell’Università del Salento – ha affermato il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese – significa rendere omaggio a un’istituzione che ha trasformato il nostro territorio e il Sud Italia, investendo nell’alta formazione e nella ricerca: un’esperienza tanto importante da essere onorata dalla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui abbiamo voluto donare un segno dei sentimenti di stima e di amicizia che i pugliesi nutrono per lui. La Regione Puglia è orgogliosa di aver contribuito al percorso di UniSalento con progetti strategici come l’istituzione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Lecce, un traguardo che rafforza il ruolo dell’Ateneo come motore di crescita e innovazione, che abbiamo supportato mettendo a disposizione risorse strategiche per l’avvio e il potenziamento delle infrastrutture necessarie. Guardiamo al futuro con l’impegno di continuare a sostenere questa eccellenza, pilastro del nostro sviluppo sociale e economico”.
Per l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Sebastiano Leo “l’Università del Salento racconta una storia importante che soprattutto negli ultimi anni ha dato risposte tangibili nel sostegno ai talenti, nella formazione ma anche nello sviluppo economico e sociale del tessuto territoriale. Insieme abbiamo scritto la pagina più bella del diritto allo studio in Puglia, lo strumento più importante che abbiamo nella costruzione di una società democratica. Oggi la mia soddisfazione è enorme perché è amplificata dalle parole di Enrico Greco, Presidente del Consiglio degli Studenti, che alla platea e allo stesso Capo dello Stato ha raccontato la storia delle politiche per il diritto allo studio in Puglia. Una storia di cui mi sento orgogliosamente la penna, insieme al presidente Emiliano, che ne ha tracciato i tratti. Con le sue parole Greco ha risaltato il grande lavoro della Regione Puglia che da 10 anni garantisce il 100% della copertura delle borse di studio, degli aventi diritto. Da quasi 10 anni ricopro il ruolo di assessore regionale all’università e al diritto allo studio, e in questo tempo il mio impegno è sempre stato rivolto agli studenti, a chi aveva meno mezzi economici, a chi voleva investire sul proprio talento, ai giovani desiderosi di apprendere e di formarsi. Lo facciamo anche grazie a progetti come Puglia Regione Universitaria e il grande investimento negli studentati, nel supporto psicologico e nei tanti servizi che oggi offriamo agli studenti e alle studentesse della Puglia. Coltivando il sapere e garantendo a tutti le stesse possibilità di realizzare le proprie aspirazioni – ha concluso Leo – stiamo facendo crescere la Puglia e con essa un mondo di diritti. Una scelta importante ancor più in un momento storico così delicato in cui si rischia di far emergere divari sociali invalicabili. Nell’auspicio di una sempre più forte collaborazione, rivolgo i miei auguri agli studenti e all’università del Salento”.
“È motivo di orgoglio celebrare oggi i 70 anni dell’Ateneo salentino, che è l’ateneo in cui ho studiato e mi sono formato – ha dichiarato l’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci – Lo è perché, come ha ricordato il rettore Pollice, questa Università nasce per volontà popolare che all’epoca decise con fermezza di investire sul sapere, sulla conoscenza, sulla cultura. Quindi oggi si celebra quella scelta lungimirante che ci ricorda quanto un popolo non possa progredire e guardare al futuro senza una rivoluzione culturale capace di fornire a tutte e a tutti strumenti che offrano conoscenza e consapevolezza. Orgoglio perché potremo raccontare chi siamo e la strada che abbiamo fatto al Presidente Mattarella, la cui presenza oggi ci dice tanto sulla sua attenzione al nostro territorio e al Mezzogiorno intero. Affrontare le sfide della contemporaneità è complicato ma l’Università del Salento è stata in grado di coglierle appieno e anche di vincerle come ha dimostrato con l’istituzione del corso di laurea in Medicina e chirurgia MedTec”.
INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO: IL DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEGLI STUDENTI ENRICO GRECO
Questa mattina, durante l’evento di inaugurazione dell’anno accademico, a prendere la parola a nome di tutti gli studenti e le studentesse dell’università è stato il Presidente del Consiglio degli Studenti, Enrico Greco. Gli studenti e le studentesse, indossando spillette con la bandiera della Palestina, hanno voluto esprimere il proprio sostegno alla causa palestinese denunciando il genocidio in atto. Inoltre, durante il discorso del Presidente, sono stati sollevati cartelli con affermazioni relative alle tematiche universitarie e politiche trattate, evidenziando le rivendicazioni espresse nella sua allocuzione. È stata anche espressa la preoccupazione della componente studentesca dell’Università del Salento riguardo ai temi che maggiormente interessano il contesto universitario e il suo ruolo come fucina di pensiero critico, messo in discussione dalle recenti politiche di governo.
“Il sapere e la conoscenza sono strumenti fondamentali per alimentare il pensiero critico. Non rappresentano solo il fondamento dell’emancipazione sociale, ma costituiscono anche il pilastro su cui costruire il futuro del nostro Paese. Tuttavia, la crisi economica degli ultimi anni ha aggravato le difficoltà legate all’accesso all’istruzione, rendendo il percorso universitario sempre più elitario. È evidente come l’attuale Governo non consideri l’istruzione una priorità: il nostro Ateneo si troverà ad affrontare nei prossimi anni un taglio di 4 milioni di euro dal Fondo di Finanziamento Ordinario, con inevitabili conseguenze per studenti e studentesse. Tra queste, l’aumento della contribuzione studentesca rischia di essere una delle più significative.” dichiara durante il suo discorso Enrico Greco, Presidente del Consiglio degli Studenti.
Continua – “Come studenti e studentesse assistiamo a un continuo incoraggiamento di modelli formativi basati sulla meritocrazia e sulla competizione esasperata, che riflettono una visione aziendalistica delle università e alimentano l’individualismo. Ci ritroviamo a vivere una cultura meritocratica che trasforma il successo accademico in un imperativo, trasformando i nostri percorsi formativi in una gara continua.”
“Oggi abbiamo ritenuto fondamentale ribadire l’urgenza di mettere al centro del dibattito politico temi fondamentali quali le garanzie per un lavoro dignitoso, l’abbattimento delle barriere di accesso alla formazione e il diritto di manifestare liberamente il proprio dissenso. Crediamo fermamente che l’università debba essere un motore di cambiamento e un pilastro per costruire una società più equa e inclusiva. Continueremo a chiedere a gran voce investimenti concreti nell’istruzione e nella ricerca, per un diritto allo studio accessibile a tutti e tutte, perché crediamo fermamente che con la formazione, con l’università pubblica, possiamo tutti e tutte contribuire a costruire un Paese a prova di futuro.” – conclude il Presidente del Consiglio degli Studenti.