LECCE – “Body shaming ed abuso alimentare”, via alla campagna informativa promossa dall’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Lecce, presentata questa mattina nell’Open space di Palazzo Carafa.
<E’ intenzione della nostra Amministrazione partire adesso con questo progetto pilota nelle sei scuole aderenti – ha dichiarato la presidente della commissione consiliare Pari opportunità, Lara Cataldo – per poi raccogliere, alla fine dell’ anno scolastico, le testimonianze degli studenti e, sulla base di queste, proseguire con il progetto l’anno prossimo. In qualità di presidente della Commissione è mia ferma intenzione proseguire con la lotta a questa subdola forma di violenza psicologica per scardinare un processo di “normalizzazione della crudeltà” che, purtroppo, è in atto sui social e nelle relazioni interpersonali. È importante inoltre portare il focus sui disturbi del comportamento alimentare che insorgono sia a causa del body shaming che dei condizionamenti dei media e del marketing che ci vedono passivi nell’ accettare un ideale estetico di bellezza che non esiste e che, nell’età adolescenziale, può creare una serie di problematiche che diventano autonoma causa di bulimia, anoressia, being eating e disordini alimentari e, al tempo stesso, “legittimano” silentemente il body shaming. In conferenza abbiamo ascoltato un alunno del Liceo Palmieri che ha reso una toccante testimonianza della sua volontà di accogliere questo lavoro sul tema con entusiasmo e sentito coinvolgimento, e che apprezziamo particoalrmente>.
<Sono estremamente soddisfatto della elaborazione del progetto – ha dichiarato l’assessore Andrea Guido – Sono fiero della professionalità degli esperti coinvolti e della umanità ed empatia che il progetto intende sviluppare nei ragazzi, perché la lotta al body shaming presuppone un atto di amore verso il prossimo, così come la cura del disturbo alimentare insorto a causa di un comportamento violento, ovvero di un senso di inadeguatezza della propria immagine corporea, presuppone un atto d’ amore e di cura di sé stessi e del proprio benessere>.
La pittrice Cristina Morello ha esposto un proprio dipinto dal titolo “La Boliviana” ed è stato presentato il corso di Tango argentino inclusivo che si tiene tutti i giovedì dalle 18 alle 20 nel Centro comunale di Santa Rosa. <Il tango è una espressione corporea ed al tempo stesso un contatto umano tra i ballerini – ha considerato la presidente Cataldo – che stimola la socializzazione e il sentirsi a proprio agio nella propria corporeità. È aperto a tutti a prescindere da qualsiasi differenza di età o forma corporea ed è questo il tratto distintivo del corso che lo coniuga agli open day nelle scuole per l’ obiettivo che si prefigge: far divertire, far sentire a proprio agio tutti al fine di far comprendere che l’ aspetto fisico non conta>.
Gli open day si terranno nelle scuole saranno tenuti dalla psicoterapeuta Tatiana Plevi, dal biologo nutrizionista ed esperto in abuso alimentare Alberto Buttari, dalla sociologa Paola Medici e dalla pittrice Cristina Morello impegnata nel disegno artistico di “Corpi non conformi”. Al momento hanno aderito all’iniziativa i licei classici “Palmieri” e “Virgilio”, gli istituti tecnici “Grazia Deledda”, “Antonietta De Pace” e “Presta Columella”, il liceo artistico “Ciardo Pellegrino”.
Al via la campagna informativa “Body shaming ed abuso alimentare”

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