DEPRESSA (Lecce) — Non è stata una strage, ma poteva esserlo. I numeri reali ridimensionano il bilancio iniziale dell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri in via Macchia di Ponente, a Depressa, frazione di Tricase: le fiamme hanno ucciso 23 pecore, un cavallo e alcuni volatili. Gli altri animali — asinelli, vitelli, cani, gatti, galline — sono stati messi in salvo in tempo.
Dietro l’incendio ci sarebbe una mano umana. Qualcuno, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe appiccato il fuoco nelle campagne vicine, dando il via a un rogo che in pochi minuti ha attraversato sterpaglie e macchia, fino a raggiungere il recinto di un piccolo allevamento privato di circa 2.000 metri quadri.
Solo l’intervento rapido dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze peggiori: le fiamme sono state circoscritte, parte degli animali messi in sicurezza e le strutture rurali salvate. I pompieri, costretti a operare in condizioni proibitive, con respiratori e dispositivi di protezione, hanno agito insieme ai Forestali e alle Guardie Zoofile. Sul posto presente anche il personale del servizio veterinario area C Lecce Sud.
Le Guardie Zoofile di Agriambiente Lecce parlano di “episodio gravissimo” e lanciano un appello ai cittadini: “Chi vede qualcuno appiccare il fuoco, lo denunci. Non c’è più tempo per l’indifferenza”.
Ogni estate, infatti, il copione si ripete: campi in fiamme, danni ambientali e animali uccisi dal fuoco o dal fumo. Ma stavolta, senza l’intervento immediato dei soccorsi, il bilancio sarebbe stato ben più pesante.