LECCE – “Un attacco vile e bugiardo, quello del sindaco di Gallipoli nei miei confronti. Evidentemente infastidito (e non poco) dalla mia ispezione nell’ospedale della sua città, della cui efficienza dovrebbe sentirsi primo responsabile in quanto massima autorità sanitaria locale, mente sapendo di mentire quando mi accusa di opportunismo elettorale”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“E da che pulpito viene la predica, visto che Minerva non perde occasione per approfittare delle sue cariche di sindaco e di presidente della Provincia di Lecce, piovute dall’alto senza la legittimazione popolare del voto dei cittadini, per fare campagna elettorale.
A sconfessarlo sono i tanti commenti al suo post, che ristabiliscono la verità dei fatti ricordando come da anni porto avanti una battaglia costante per la buona sanità, con ispezioni sistematiche nelle strutture dell’intera Asl di Lecce, report dettagliati su ogni disservizio e criticità, e audizioni in Commissione Sanità del Consiglio regionale. Anni di battaglie che già a luglio 2023 mi hanno visto passare al setaccio l’ospedale di Gallipoli, in una mattinata infuocata in cui il guasto dell’impianto di condizionamento aveva bloccato perfino le sale operatorie, oltre a far boccheggiare pazienti e operatori sanitari.
Un anno dopo, a luglio 2024, ho portato tutti i problemi riscontrati sul tavolo della Commissione, ricevendo risposte e impegni che sono andato a verificare ieri, trovando una situazione drammatica soprattutto al pronto soccorso, dove ho raccolto il grido di disperazione dei pazienti, ma anche dei medici e degli operatori sanitari. Un ospedale da campo e condizioni da terzo mondo. Attaccare me è un attacco ai malati, alle persone parcheggiate in barella da tre giorni e tre notti, ai pazienti oncologici e con grave insufficienza respiratoria senza un posto letto, mortificati nella loro dignità. Persone che hanno visto calpestato il loro diritto alla salute e che in me hanno trovato ascolto e attenzione. Dov’era il sindaco? Davanti alle telecamere per farsi vanto dell’ennesima ordinanza-civetta contro il turismo scostumato? Lui che rivendica un’interlocuzione fitta con i vertici aziendali e regionali della sanità, e risultati strepitosi per l’efficienza dell’ospedale gallipolino, ha mai messo piede nei reparti, nelle sale d’attesa o al pronto soccorso? Ha mai parlato con pazienti, medici, infermieri e operatori sanitari, tecnici di laboratorio? Lo sa, il sindaco, che da settimane non si possono fare prelievi di sangue per aver diritto alle terapie anticoagulanti salvavita? Lo sa che i cittadini sono costretti a rivolgersi ai laboratori privati, molto spesso a pagamento anche se esenti dal ticket?
Lui che parla a sproposito di televisione al mio seguito, lo sa che nelle mie visite ispettive non ci sono mai telecamere ma un collaboratore del gruppo consiliare con cellulare per documentare la situazione, nel pieno rispetto delle mie prerogative di consigliere regionale e della privacy delle persone riprese e opportunamente oscurate? Immagini che vengono inviate a tutta la stampa per informare i cittadini.
Sono gli stessi suoi concittadini e gli utenti dell’ospedale di Gallipoli a smentire il sindaco, quando gli mettono sotto gli occhi tutto ciò che non funziona. E non venga a fare elogi capziosi del personale sanitario, quando noi per primi ne abbiamo sempre evidenziato l’abnegazione e l’umanità, ascoltando i loro problemi e facendocene portavoce in Regione.
Come si permette, il sindaco, di accusare me di passerelle e sfilate pre-elettorali, quando da anni giro negli ospedali della provincia di Lecce e lui se ne ricorda solo ora, indispettito per la mia ispezione all’ospedale di Gallipoli, quasi fosse un suo feudo? L’ospedale non appartiene solo alla città ma all’intera comunità di cui è al servizio, è un ospedale di primo livello del Salento, l’ospedale dei turisti, di tutti i comuni del distretto sociosanitario.
E poi la solita faziosità nell’attacco al Governo Meloni, quando il numero chiuso per Medicina è stato introdotto nel corso degli anni e non è mai stato abolito dai Governi di centrosinistra. Tace, invece, degli ospedali chiusi da Emiliano e del piano di riordino che penalizza il Salento a vantaggio di Bari, nel solco già tracciato da Vendola.
Attacchi scomposti e immotivati, quindi, che evidenziano nervosismo e insofferenza di fronte all’amara verità dei fatti che la mia ispezione ha messo a nudo.
Anziché lanciarsi in accuse ridicole, il sindaco chieda scusa ai gallipolini e agli utenti dell’ospedale della sua città per averli dimenticati, troppo occupato a prepararsi il terreno per nuove poltrone. Si vergogni, e abbia la decenza di tacere”.