“Un quadro davvero drammatico, quello che emerge dall’ispezione di oggi all’ospedale di Gallipoli rispetto a due anni fa. Le situazioni più gravi al Pronto soccorso, che resta un ospedale da campo con pazienti parcheggiati in attesa di un posto letto. Ce n’erano due, entrambi col femore rotto, costretti da tre giorni e tre notti in pronto soccorso. Abbiamo raccolto la loro disperazione e il grido di aiuto di una paziente oncologica e di un’altra con una grave insufficienza respiratoria. Per quanto il personale sanitario si sforzi con abnegazione e umanità encomiabili di curarli e di alleviare le loro sofferenze, la condizione di questi pazienti è incompatibile con la permanenza in pronto soccorso.” Lo scrive in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Altra emergenza al Laboratorio analisi, in affanno a causa del nuovo sistema informatico che crea un corto circuito con l’accettazione delle prescrizioni con codici errati, per cui si riesce a smaltire solo una minima parte delle richieste. Sempre a causa del rodaggio del nuovo sistema informatico, problemi anche nell’accettazione dei campioni di sangue indispensabili per la somministrazione delle terapie anticoagulanti salvavita: da alcune settimane è stato messo un tetto, del tutto insufficiente a fronte delle tante richieste. L’alternativa è rivolgersi a laboratori esterni, ma alcuni hanno esaurito il plafond delle prestazioni in convenzione e richiedono il pagamento del servizio anche a chi è esente da ticket. La dottoressa Marilena Greco, primario, accompagnata dal direttore dell’ospedale, il dottor Salvatore Garzia, ci ha assicurato che i tecnici informatici e gli operatori del reparto stanno lavorando alacremente per risolvere il problema, e che sono garantite le emergenze. Ma la situazione resta problematica, e vigileremo finché tutto non sarà ripristinato a regime.
Allargando lo sguardo agli altri reparti dell’ospedale di Gallipoli, la situazione logistica del servizio dialisi è leggermente migliorata ma si attende il completamento dei lavori di adeguamento.
Niente da fare per l’attivazione del reparto di Urologia.
Ad Ortopedia avevamo segnalato letti e ferristica obsoleti, in Commissione Sanità ci dissero che ne sarebbero arrivati di nuovi ma ad oggi sono stati acquistati ma non consegnati.
Per Radiologia, su nostra pressione fu acquistato un arco a C e stava per essere installata una nuova tomografia computerizzata, ma non è stata prevista l’attivazione della risonanza magnetica, nonostante sia un ospedale di primo livello. Restano ferme, in attesa di riqualificazione, tre sale operatorie, e mancano ancora gli anestesisti.
Nel reparto di Medicina, su impulso del neo primario Luca Baldassarre arrivato dal Vito Fazzi di Lecce, si sta cercando di migliorare le criticità ma va sostituita la pavimentazione e rifatto il soffitto. Nel reparto di Lungodegenza c’è ancora carenza di osperatori sociosanitari.
A Cardiologia, reparto fiore all’occhiello, su nostra pressione furono forniti nuovi apparecchi, mancava quello per l’elettrofisiologia ed è stato acquistato.
Ad Oncologia restano solo 14 i posti letto, quando ne servirebbero almeno altri 10. Sono stati reperiti i fondi per il trasferimento del reparto dal sesto al settimo piano, con progetto già approvato.
Buone notizie per Anatomia patologica, dov’è arrivato il biologo molecolare che avevamo sollecitato, visto che il presidio di Gallipoli è polo di riferimento dell’Asl Lecce per l’attività di screening. Arrivati anche i nuovi processori.
Funziona, ma non perfettamente e non in tutto l’ospedale, l’impianto di condizionamento che avevamo trovato rotto nell’ispezione di luglio 2023. Ne è stato installato uno nuovo nelle sale operatorie.
A Rianimazione mancavano strumenti basilari come elettrocardiografi e pompe da infusione, che sono finalmente arrivati. I posti letto sono adesso 6.
Nessun passo avanti nella Farmacia: ancora spazi da riqualificare, anche se su nostra pressione è stato rinforzato il personale.
Usciamo sconfortati da questa ispezione. L’ospedale di Gallipoli, di primo livello solo sulla carta, è la fotografia impietosa dello sfacelo della sanità pubblica nella Asl di Lecce e nel Salento. Ancora una volta chiediamo al presidente uscente Emiliano e all’assessore alla sanità Piemontese di venire a metterci la faccia nei nostri ospedali, piuttosto che andare ad inaugurare e ad appuntarsi medaglie per servizi e reparti d’eccellenza, in aree più attenzionate della nostra dove si continuano a spendere milioni per la sanità di serie A da cui il Salento è escluso. Stesso sollecito rivolgiamo al candidato presidente in pectore del centrosinistra, Decaro. Venga qui a fare campagna elettorale, anziché andare a presentare libri autoreferenziali. Venga a toccare con mano l’eredità di macerie che ci hanno lasciato vent’anni di amministrazione regionale di centrosinistra. Anche se prova a smarcarsi e a presentarsi come discontinuo e diverso, noi sappiamo bene che Decaro è solo l’altra faccia della stessa medaglia coniata da Vendola e Emiliano, fatta di clientelismo e incapacità gestionale che hanno distrutto il nostro sistema sanitario pubblico”.