TUGLIE – Dopo giorni di silenzio assordante, falsi sorrisi, passerelle e foto di facciata, il gruppo consiliare “viviAMO Tuglie” ha deciso di rompere l’immobilismo dell’amministrazione comunale di Tuglie e agire con un atto formale e politico.
“È stata infatti depositata una mozione per chiedere la revoca immediata delle deleghe assessorili e le dimissioni del consigliere Alberto Pisanello, attualmente coinvolto in una grave inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, che riguarda il Comune di Sannicola – scrivono i consiglieri – L’indagine ipotizza reati come corruzione, turbativa d’asta e altri gravi illeciti. Nei confronti di Pisanello è stata disposta una misura interdittiva che gli vieta di contrattare con la pubblica amministrazione”.
“Il Comune di Tuglie non può permettersi nemmeno l’ombra del dubbio su chi ricopre ruoli istituzionali – dichiara il capogruppo Lorenzo Longo – Serve chiarezza, responsabilità e trasparenza. Il Sindaco non ha più alibi, prenda una posizione netta, revochi subito le deleghe e chieda le dimissioni da consigliere comunale di Pisanello”.
Il gruppo viviAMO Tuglie precisa che la mozione non rappresenta un attacco personale, né un processo mediatico, si tratta di un atto politico e istituzionale doveroso, volto a tutelare la credibilità dell’Ente e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
“Sappiamo bene – continuano i consiglieri – che le dimissioni da consigliere comunale non sono obbligatorie per legge, ma riteniamo che, di fronte a una vicenda così delicata, sia necessario compiere un passo indietro, per rispetto della comunità e delle istituzioni. Un conto è il lato umano, che rispettiamo; altra cosa è la responsabilità politica, che impone scelte nette e coerenti.”
“Abbiamo piena fiducia nella magistratura – proseguono – certi che farà luce sui fatti. Ma la politica non può restare ferma, ha il dovere di dare risposte immediate, altrimenti tradisce il suo ruolo.”
“Ci è stata affidata la fiducia dei cittadini – concludono – e intendiamo onorare il nostro mandato fino in fondo, anche quando sarebbe più comodo restare in silenzio. Quanto accaduto nei Comuni di Tuglie e Sannicola non può essere derubricato a normale o irrilevante. Chi in questi giorni minimizza, volta lo sguardo altrove o finge di non vedere, sta contribuendo a rendere accettabile l’inaccettabile”.