GALLIPOLI (Lecce) – C’è un indagato per la morte di Cosimo Pastore, titolare di una nota agenzia assicuraticva per anni a Gallipoli, rimasto gravemente ferito in un incidente stradale avvenuto venerdì scorso lungo la statale 274, nel tratto che collega Gallipoli a Santa Maria di Leuca e deceduto nelle scorse ore nel reparto di Terapia intensiva del “Vito Fazzi” dopo un primo ricovero a Gallipoli. Nel registro degli indagati è stato annotato il nome dell’autista di un camion appartenente a una ditta di legname. Si tratta di E.D., 48enne di Sersale (comune in provincia di Catanzaro), con l’accusa di omicidio colposo e omicidio stradale.
Si tratta di un atto dovuto in attesa della consulenza che la pm Simona Rizzo conferirà nella giornata di giovedì, 24 luglio, al consulente tecnico Lelly Napoli che sarà affiancato dal collega nominato dai familiari della vittima, Antonio Vernaleone, assistiti dagli avvocati Antonio Corvaglia e Rocco Caputo. Le condizioni dell’anziano (87 anni) erano apparse da subito molto gravi: l’impatto gli aveva causato diverse fratture e una profonda emorragia interna che ne avevano rapidamente compromesso il funzionamento degli organi vitali.
Il sinistro si è verificato lungo la 274, poco dopo l’uscita per i lidi di Gallipoli. Pastore era alla guida della sua Fiat Panda. Al suo fianco, la moglie. Insieme stavano raggiungendo Racale. Secondo una prima ricostruzione da parte della polizia stradale di Maglie, intervenuta per i rilievi, si sarebbe verificato un tamponamento tra camùion e utilitaria. L’urto è stato violentissimo: l’auto è stata quasi del tutto distrutta e i due coniugi sono stati estratti dalle lamiere solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Soccorsi, sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Gallipoli. Pastore, inizialmente, era cosciente e aveva fornito ai soccorritori una prima ricostruzione dell’accaduto, ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, tanto da richiedere il trasferimento in codice rosso al Dea del Fazzi di Lecce, dove è rimasto in prognosi riservata fino al decesso.
Le comunità di Tuglie e Gallipoli sono in lutto: l’anziano era conosciuto come un lavoratore instancabile e molto legato alla sua famiglia.