GALLIPOLI (Lecce) – È stata dichiarata la morte cerebrale del piccolo Andrea, il bambino di otto anni colpito da un arresto cardiaco dopo un tuffo in piscina all’interno del parco acquatico Acquasplash di Gallipoli, sabato 20 luglio. La notizia è stata confermata ufficialmente dalla Questura di Lecce.
Il piccolo, in vacanza con la famiglia nel Salento e proveniente dalla provincia di La Spezia, era stato trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale “Sacro Cuore” di Gallipoli, dove era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione.
Nonostante i ripetuti e complessi tentativi di rianimazione, il quadro clinico era apparso da subito estremamente critico.
Il cuore del bambino era stato fatto ripartire dopo lunghi minuti di manovre salvavita, ma i danni riportati a livello cerebrale si sono rivelati purtroppo irreversibili.
Nelle prossime ore, secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, è previsto il distacco delle macchine che fino a questo momento hanno mantenuto le funzioni vitali.
Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono tuttora in corso. Gli investigatori stanno verificando ogni dettaglio per comprendere cosa sia accaduto nei momenti precedenti al malore.
L’allarme era stato dato tempestivamente dal personale addetto alla sicurezza, che aveva iniziato le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118.
Ore di angoscia e speranza si sono susseguite per tutta la giornata di ieri, fino alla tragica comunicazione ufficiale.