LECCE – In diretta – con aggiornamenti live – la conferenza stampa del presidente del Lecce Savino Tesoro.
“Ho fatto inviti precisi ma non sono presenti. Ci sono giornalisti che insultano e non scrivono di calcio. Insultano e basta! Dal primo giorno che siamo qui, alcuni giornali sono stati ostili senza un motivo preciso, senza che neanche avessimo iniziato la nostra opera”.
“Abbiamo venduto solo due ragazzi e non è che abbiano avuto tanto successo nelle squadre in cui sono andati. Oltre agli ultimi prestiti abbiamo 26 giocatori sotto contratto di proprietà”.
“Sul vivaio svenduto? se lo dice la curva, se lo dicono i tifosi va bene, ci può stare ma non lo può dire uno che fa informazione! Chi fa informazione deve raccontare il vero! Io ho deciso di smettere con questa esperienza”.
“La contestazione di domenica non mi ha influenzato nella scelta. Una contestazione, seppur sbagliata nei tempi e nei modi, ci può stare nel calcio. Una contestazione che però sia volta a migliorare la società. Con i numeri poi dimostrerò se siamo o meno una “società del c….”.
“Della contestazione ne prendo atto, anche se quello striscione non diceva la verità. Non dimentico l’affetto dei tifosi nel dopo Frosinone o l’affetto avuto in queste tre stagioni, ma il Lecce io l’ho trovato in Serie C e li siamo ancora, perciò oggi prendo atto della richiesta e accontento tutti”.
“Chi non vede gli allenamenti come fa a fare critica nelle trasmissioni sportive? Uno che non è mai venuto allo stadio come fa a criticare? Ovviamente non mi riferisco ai tifosi che in questo discorso non centrano niente. Indipendentemente dalla tifoseria in questo ambiente ostile avrei lasciato”.
“La politica? Gabellone io in tre anni non l’ho mai visto ne sentito nel bene e nel male.Ho letto che ci tiene alle sorti del Lecce e che vuole preoccuparsi come Presidente della Provincia del futuro del Lecce. Bene lo faccia si adoperi. All’epoca del passaggio da Semeraro alla mia famiglia nessuno però si interessò più di tanto”.
“Gabellone ora io lo invito pubblicamente a darci una mano nella cessione, sarà lui ad aiutarci a stabilire il prezzo di vendita e a chi vendere”.
“Io qui a Lecce non ho attività, non avevo niente da chiedere e niente ho chiesto e niente ho avuto, sono venuto a Lecce solo per passione. Nonostante questo ambiente così ostile trovavo l’entusiasmo e il piacere di andare avanti nella tifoseria. Oggi che anche questo è venuto meno allora dico basta”.
“Da qui alla fine del campionato io però sarò più arrabbiato calcisticamente e farò di tutto per andare nei play-off e provare a vincere”.
“Il secondo anno ho ridotto i costi di gestione a 2mln e 200 mila euro, escluso ovviamente il monte ingaggi. 1,5 mln di contributo dei calciatori il primo anno, io non ho preso un euro, gestendo i costi di circa 8mln di euro di obbligazioni euro esclusi gli stipendi dei calciatori”.
“Ora fate il conto di quanto ho pagato il Lecce. Quello che ho speso poi nella gestione l’ ho fatto io, nessuno me lo ha ordinato ne devo rinfacciare niente a nessuno, ma se mi viene detto che io il Lecce non l’ ho pagato allora io vi faccio fare due conti di quanto ho pagato realmente il Lecce”.
“Mio figlio è uno capace e non lo dico io, lo dice la stampa nazionale ad ogni fine mercato. La stampa nazionale ha dato a mio figlio il merito di aver fatto sempre la migliore campagna acquisti. Non si arriva per caso in due finali. Io ho opinioni con cognizione di causa mentre alcuni di voi vanno a simpatia o antipatia. Chi opera sbaglia chi non fa critica”.
“Perché io devo vincere per forza il campionato? Perchè non Lotito che è il magnate del calcio? perché non il Benevento che sono anni che spende e sta sempre in lega? Lotito e Di Somma fino ad ora però sono arrivati sempre dopo di noi , o sbaglio?”.
“Chi mente sapendo di mentire perché lo fa? A volte mi viene di pensare che qualcuno è lì a pregare che il Lecce perda pur di attaccarci. Lo scopo qual è farmi fuori? Bene accontento tutti e me ne vado. Forse una parte della stampa spera di trovare nella nuova società quello che con me non ha mai trovato e mai troverà. Alla curva e a quelli che mi hanno sostenuto al netto dei miei impegni dico che da oggi sarò molto più presente in questi tre mesi che rimango. Resterò saldo alla guida della squadra e tenterò il tutto per tutto per andare in B.Poi a giugno si vedrà”.
“Io sono qui non perché non abbia altro da fare ma perché voglio stare bene e perché la mia presenza sia condivisa, criticata ma non sempre offesa con le menzogne”.
“Se al 30 Giugno non si presenterà nessuno non sarà un problema mio, prima di quella data sono pronto a trattare. Non c’è un prezzo valuterò con l’acquirente (se ci sarà) la situazione e decideremo sul bilancio. Valuteremo il valore dei calciatori e decideremo. I nostri giocatori sotto contratto sono un bel pò, se nessuno li vuole rilevare acquistando la società nessun problema, sapremo a chi darli. Dopo il 30 giugno non sarà un problema mio”.
“Una cosa sicura è che il Lecce non fallirà, noi non abbiamo debiti. Se nessuno si presenta io non iscrivo la squadra al campionato il prossimo anno. Io ho finito, stop”.
“Al momento si è presentato solo Joseph Cala, che un tempo fece fallire la Salernitana ma ci sono ancora 4 mesi perché si faccia avanti qualche politico o imprenditore locale. Sono anni che i politixci prendono dal territorio è arrivato il momento che restituiscano qualcosa. Non posso minimamente pensare che nessuno di Lecce abbia a cuore le sorti della squadra”.
“Io ora ho rasserenato chi mi ha detto “Abbande”. Bene, io me ne vado”.
“Miccoli ha chiesto un permesso, per saperne di più dovete chiedere a lui. Io in maniera affettuosa gli ho aperto la porta per scegliere il ruolo che meglio crede. Se Miccoli volesse comprarsi il Lecce lo sconsiglierei in tutte le maniere possibili, ma con Miccoli può succedere di tutto”.
“La squadra deve fare il suo lavoro, deve lavorare, scendere in campo e vincere. Questa situazione non gli deve interessare. Da questo momento non parlerò più”.
“Non siamo una società del C… a chi dovesse venire dico che siamo una società modello in cui operano professionisti da serie A, non di terza categoria come chi non è più con noi. Quelli che ci sono, sono super efficienti. Volevo ringraziare tutti i collaboratori che tengono davvero al Lecce”.
“Noi non abbiamo intenzione di andare a fare calcio da nessuna parte, ci sono le alternative e anche valide; lascio il Lecce ma non ho intenzione di fare calcio almeno in Italia e almeno per i prossimi anni”.
“Se sbaglio sono uno che sa tornare sui suoi passi, ma questa scelta l’ho presa solo per il bene della mia famiglia, persino mia suocera è arrivata a prendere le gocce poiché va in agitazione prima di una partita. Quando ho sbagliato allenatore ho provveduto subito a correggere il tiro, tirando ogni volta di tasca 200.000 euro, e di certo non è un piacere cambiare anche per quello . Ripeto sono uno che torna sui suoi passi quando sbaglia, ma non questa volta””.