CASARANO (Lecce) – Avrebbe allungato le mani su una sua amica connazionale all’interno di un’abitazione. Il sostituto procuratore Roberta Licci ha chiuso il fascicolo d’indagine in cui compare il nome di un 24enne, di origini rumene, residente a Casarano, accusato di violenza sessuale ai danni di una 17enne. L’iniziale accusa di tentata violenza sessuale è stata aggravata dal magistrato inquirente subito dopo l’ascolto della persona offesa con la forma protetta dell’incidente probatorio sentita. E il racconto avrebbe sintetizzato quanto avvenuto il 20 settembre del 2013.
I due giovani si conoscevano e si frequentavano come amici in quanto entrambi inseriti nel contesto della stessa comunità. Quel giorno si trovavano in casa da soli quando l’incontro avrebbe preso una piega inaspettata.
Il giovane, in evidente stato di ubriachezza, avrebbe costretto la propria connazionale a non uscire dalla sua abitazione in cui si trovavano frapponendosi fra la giovane e la porta d’ingresso. Il rumeno avrebbe anche affermato che l’avrebbe fatta uscire soltanto se avesse fatto sesso con lui mettendole una mano alla gola e sfiorandole il volto con uno schiaffo, trascinandola verso il letto per cercare di avere un approccio sessuale.
E da quanto emerso dall’incidente probatorio il 24enne avrebbe anche baciato sulle labbra l’amica (da qui la modifica del capo d’imputazione). Solo grazie ad un’energica reazione la vittima riuscì a sottrarsi alla presa e a sollecitare i soccorsi con il proprio telefonino. Chiamò infatti la madre e i carabinieri mentre il suo potenziale molestatore si era appisolato per i troppi bicchieri ingurgitati. L’allora minorenne, così, riuscì a fuggire dall’abitazione attraverso una finestra e presentò immediatamente una querela. Con la chiusura delle indagini, il 24enne, assistito dagli avvocati Vincenzo e Antonio Venneri, ha ora venti giorni di tempo a sua disposizione per chiedere di essere interrogato o per produrre memorie difensive.
F.Oli.