SQUINZANO (Lecce) – C’è Antonio Tesoro, da due settimane onnipresente ad ogni allenamento. C’è Fabrizio Miccoli tornato a tempo pieno in attesa di lunedì sera quando capiremo se svestirà o meno la maglia giallorossa per indossare giacca e cravatta da dirigente.
Da una parte c’è Il lecce di Bollini che continua a lavorare a testa bassa e duramente, ignorando o quantomeno prendendo le distanze dalle cronache e dalle continue voci di cordate o presunte tali.
Dall’altra le giovani speranze di Morello, i cosiddetti “fuori-quota” quelli sui quali si è detto di tutto e di più, e che oggi a prescindere del risultato (14-1 per il Lecce senior) hanno dimostrato di essere il vero futuro non troppo lontano, di una lecce calcistica che continua a produrre talenti di spessore.
Ci sono praticamente tutti. Sugli spalti a riparo dal vento, c’è anche il sempre innamorato della maglia, Checco Moriero venuto a vedere Moriero Junior (il figlio Chicco) in campo con la Berretti.
Bollini non svela le carte. Tra primo e secondo tempo cerca di confondere le idee sulla formazione titolare da schierare nel posticipo di Lunedi sera contro il Messina.
Lui, il mister, le idee invece le ha chiare, chiarissime su chi giocherà, seppur continuando a provare gli uomini, senza mai cambiare il modulo, il classico 4-3-3.
Il tridente Gustavo, Moscardelli, Herrera (oggi in gol tre volte) dovrebbe essere quello titolare, mentre in difesa dovrebbero essere confermati i quattro di venerdì contro la Paganese, con Lopez sulla sinistra e Di Chiara a disposizione.
A centrocampo al fianco di Papini invece non è escluso che possa tornare Filipe Gomes dal primo minuto, ed eventualmente, ipotesi più remota, vedere Lepore esterno di centrocampo come nello schieramento di oggi.
Per la cronaca Tripletta di Herrera, poker di Embalo nel secondo tempo, e gol di Moscardelli , Gustavo, Lepore, Papini, Manconi e Miccoli su rigore; Cavaliere per la Berretti.
Bogliacino e Vinetot continuano da ieri il loro lavoro in differenziato mentre Doumbia continua il suo recupero ormai da quasi un mese.
Dario Sanghez