MELENDUGNO (Lecce) – È ancora “querelle” tra il sindaco di Melendugno, Marco Potì, e l’azienda TAP. Questa volta dopo che su facebook si è diffusa la notizia che la ditta, incaricata da Tap, stava effettuando di sabato sera i carotaggi all’interno della pineta di San Basilio.
Immediata la reazione del Sindaco sul suo profilo facebook: “Mi dicono che in questo momento (di sabato sera, durante la finale della Juve di campiona league!) la ditta incaricata da Tap sta effettuando i carotaggi all’interno della pineta di San Basilio, dove forse avevano la prescrizione di andare con l’elicottero!!!
Mi chiedo se è possibile effettuare in questo momento un sopralluogo e controllo da parte del corpo forestale e degli altri organi dello Stato, per assicurare il rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni ricevute per tale attività. Le circostanze e l’orario portano ad avere qualche sospetto!”
Così a tarda ora, Potì, da sempre attivo sul fronte del NO al gasdotto Tap, si è recato personalmente, insieme ai vigili urbani nella pineta: “Sono appena tornato, insieme al responsabile dell’ufficio tecnico del comune, dal luogo dei lavori di carotaggio x il progetto tap, proprio per verificare di persona quanto segnalato. I lavori erano stati sospesi (non so da quanto tempo?!) e non erano più presenti operai, ma solo la macchina con trivella. Domani chiederò al comandante della Forestale di procedere alle verifiche delle prescrizioni dettate dalla stessa x procedere con tale attività.
Rimane la sorpresa per la tempistica delle operazioni effettuate(?!)”
Ma a stretto giro è arrivata una nota dell’azienda Tap che si difende e va al contrattacco: “Sarà completato domani mattina il sondaggio in corso in un fondo privato lungo il percorso futuro del gasdotto. Si tratta di uno dei quattro sondaggi da effettuare in area sottoposta a vincolo paesaggistico, per i quali è stata rilasciata lo scorso 12 maggio regolare autorizzazione paesaggistica dalla dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia; l’accesso al fondo è stato concordato con i proprietari ed è avvenuto attraverso la viabilità interpoderale.
In precedenza, il 19 maggio scorso, TAP aveva sottoposto via Posta Elettronica Certificata (PEC), allo Sportello Unico del Comune di Melendugno la Comunicazione di Inizio Lavori redatta sul modulo predisposto dallo stesso Comune e contenente tutte le informazioni sulle attività programmate che comprendono la preliminare ricerca di eventuali residuati bellici da bonificare (attività poi conclusa con il rilascio da parte del competente ufficio del Ministero della Difesa della certificazione dell’esito negativo) e il sondaggio geotecnico vero e proprio.
Le attività erano state interrotte venerdì pomeriggio al termine della ordinaria giornata di lavoro, ultima della tipica settimana lavorativa dei cantieri edili e assimiliati, e operai e tecnici hanno regolarmente goduto delle loro meritate giornate di riposo, dedicando, forse, la serata di ieri a seguire la finale di Champions League, come milioni di altri italiani ed europei.
Non così l’incaricato della società incaricata di vigilare sul cantiere e sui macchinari dopo gli atti vandalici verificatisi lo scorso mese di marzo, che ha ricevuto, nella notte tra sabato e domenica almeno un paio di “visite” da parte di persone certamente non autorizzate ad accedere nel fondo, che comunque si sono limitate (forse per la presenza del vigilante?) a scattare delle foto dei mac-chinari fermi. E’ intervenuto anche il sindaco del Comune di Melendugno, accompagnato da altri amministratori municipali, che ha chiesto al personale della vigilanza informazioni sulla natura dei lavori che, come esposto sopra, erano da 18 giorni in possesso della sua amministrazione.
Foto e “informazioni”, con spregio del ridicolo, sono poi state pubblicate sui social network a testi-monianza della pretestuosità e inconsistenza degli argomenti degli oppositori del progetto TAP.”