Prosegue con due nuove tappe in Polonia il tour internazionale di PALADINI DI FRANCIA spada avete voi, spada avete io il pluripremiato spettacolo di Koreja dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini.
Dopo numerose tappe in tutta Italia e all’estero, dopo Venezuela, Libano, Serbia, Svizzera, Germania, Spagna, Montenegro, Iran, Turchia, Russia e Thailandia e dopo la recente tappa a Poznań lo spettacolo torna in Polonia grazie al supporto di FSC Cohesion Funds, Unione Europea, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.
Il 10 giugno 2015 alle ore 20:00 PALADINI DI FRANCIA farà tappa a LOMZA presso Sadowa St. stage nell’ambito del XXV International Theatrical Festival Valise.
Ormai punto di riferimento fra gli eventi culturali in Europa, il Festival ospita ogni anno i migliori interpreti teatrali locali e stranieri affiancando agli spettacoli eventi collaterali, performances di strada, recital, serate di poesia e incontri dietro le quinte. Un’occasione unica per vedere professionisti al lavoro e favorire l’incontro e lo scambio di idee.
Mentre il 13 giugno 2015 alle ore 18.00 la compagnia si sposta a TARNOW presso il Teatr imienia Ludwika Solkiego w Tarnowie ospite del Mala Talia Festival, l’appuntamento interamente dedicato ai più piccoli che quest’anno vede esibirsi 7 compagnie internazionali.
PALADINI DI FRANCIA, scritto da Francesco Niccolini per la regia di Enzo Toma, è una storia senza tempo resa attuale attraverso il gioco del teatro nel teatro dove i personaggi dell’Ariosto come pupi, ritornano in vita, ognuno diverso dall’altro, raccontando le conseguenze della guerra e dell’amore, il destino e la ricerca quotidiana della propria dignità in un viaggio meraviglioso e poetico.
Quattro attori per undici parti e altrettanti pupi, cambiano identità di scena in scena: undici pupi che si comportano in modo diverso se sono in scena o appesi fuori scena Angelica, Rinaldo, Astolfo, Bradamante, Fiordiligi e Orlando al cospetto di Carlo Magno raccontano una storia chiarissima e comicamente, ineluttabilmente, tragica. Come la vita.
Ad ispirare lo spettacolo, Boiardo e Ariosto, Celati e Calvino. Ma soprattutto la tradizione dei Pupi siciliani e “La chanson de Roland”, Pasolini di “Che cosa sono le nuvole” e, ancora, Shakespeare e Rostand ma anche Amleto, Riccardo III, Macbeth, Bottom e Cyrano de Bergerac.
Poi c’è Tolstoj di “Guerra e pace” e una serie di canzoni dal capolavoro di Domenico Modugno cantato proprio per Pasolini a una canzone che non è nello spettacolo ma che lo ha nutrito: la versione italiana di “Bang bang”, cantata da Dalida, dove amore e colpi di pistola attraversano prima i giochi dell’infanzia e poi l’età adulta.