LECCE – “I progetti di educazione ambientale con le scuole sono i più efficaci, perché indirettamente vengono educati i genitori”. L’assessore all’Ambiente, Andrea Guido, spiega perché Comune di Lecce e Monteco puntano sulla comunicazione diretta a bambini e adolescenti. Con l’avvento del Nuovo Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti, il Comune volta pagina e apre le porte per accogliere la cultura della raccolta differenziata nella modalità porta a porta spinta. La comunicazione è importante, per migliorare l’ambiente è necessaria la collaborazione di tutti, e Monteco s.r.l. ha proposto una serie di interventi di educazione alla gestione integrata dei rifiuti, partendo dalla differenziata, che sensibilizzeranno le famiglie e i cittadini. I Rifiuti sono un valore, se gestiti bene, perché il riciclo produce ricchezza. “Possiamo prendere oltre 400 euro a tonnellata con una buona raccolta differenziata del vetro” – spiega il dirigente comunale. “Ai bambini sarà insegnato come evitare di inserire nei rifiuti parti inquinanti che potrebbero inficiare il riciclo”. Insomma, fare una raccolta differenziata sbagliata è antieconomico anche per l’ente e quindi per la collettività. Il progetto ha un carattere ludico e coinvolge varie materie e potrà essere inserito facilmente nelle attività didattiche: scienze, geografia, storia, educazione all’immagine, italiano e matematica. Un progetto che costa poco (intorno alle 30 mila euro) e che permette di coinvolgere le famiglie. “Sono progetti che possono essere portati avanti solo se c’è la collaborazione delle aziende, come sta avvenendo con il progetto con la Monteco”- spiega l’architetto Buonocore. I progetti didattici consisteranno in gare tra scuole e visite guidate per insegnare l’utilità e gli scopi della differenziata. Gli alunni saranno portati in azienda a scoprire come funziona un impianto. Questi progetti saranno replicati in molte scuole salentine.
I progetti sono divisi in due sessioni: la prima parte educativa, di sensibilizzazione e conoscenza, ma anche riuso dei materiali, poi una parte pratica, quella dei laboratori in cui il ragazzo diventa consapevole che il rifiuto è una ricchezza è può trasformarsi in una nuova risorsa. “Chiederemo ai dirigenti di strutturare un calendario e inserire questa disciplina negli orari scolastici, come insegnamenti di educazione civica” – spiega la responsabile comunicazione Monteco, Angela Albanese – Ci saranno gare e concorsi tra scuole, i ragazzi saranno impegnati anche nella costruzione di reportage videofotografici e tanto altro, che porteranno a riflessioni sul rispetto dell’ambiente, con creazione di spot e video, ideati dai ragazzi, da diffondere sulle testate online”. L’assessore Guido ha chiarito che conoscere e informarsi è importante, perché i furbi hanno vita breve. Di recente la polizia municipale ha scoperto che da un appartamento, nella zona Rudiae- Ferrovia, in cui vivevano 70 migranti, venivano abbandonati rifiuti in strada. “C’è chi non ritira il kit per non pagare le tasse o perché ha paura – spiega l’assessore- autodenunciare i e noi, eventualmente, provvederemo a fare un condono, ma non fate i furbi”.