LECCE – Dopo il nostro articolo sui conti dell’Università, il rettore si è affrettato a esercitare il suo diritto di rettifica. Noi diamo pieno spazio al suo intervento, senza ritoccare nulla, coscienti di aver agito esercitando il diritto di cronaca e di critica che ci compete.
In riferimento all’articolo apparso oggi sul nostro sito dal titolo “Università del Salento, 51 milioni di disavanzo e un mare di guai”, è arrivata una nota dell’Università del Salento che pubblichiamo integralmente: «Non corrisponde alla realtà dei fatti quanto si afferma nell’articolo di “Corriere Salentino”», sottolinea il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara, «Si forniscono numeri errati sulle questioni di bilancio, sui fondi regionali e sui dati delle immatricolazioni. Su quest’ultimo punto, inoltre, è molto grave che si metta in discussione un dato oggettivo, peraltro ufficialmente pubblicato sulle piattaforme ministeriali. L’Università del Salento non ha diffuso “sviolinate” né “pubblicizzato sui giornali” nuovi corsi di laurea, ma dato conto in modo corretto delle decisioni degli organi di governo. Infine, al momento della pubblicazione dell’articolo, in Senato Accademico non era stato nemmeno toccato l’ultimo punto all’ordine del giorno, relativo all’interrogazione citata nel paragrafo finale. Sul punto Corriere Salentino non solo pubblica “fatti” non ancora avvenuti, ma sconfina nella diffamazione con commenti che riguardano la mia persona. Per tutte queste ragioni avvierò ogni iniziativa utile, sia personalmente che a nome dell’Università del Salento, per tutelare l’immagine dell’istituzione che rappresento».
Per quanto riguarda il bilancio e i fondi, chiarisce i numeri il Dirigente della Ripartizione Finanziaria e Negoziale Donato De Benedetto:
«Il quadro finanziario generale dell’Università del Salento per il prossimo anno è riassumibile in pochi numeri:
- il risultato economico è positivo e pari a € 554.340,70;
- i costi di competenza dell’esercizio 2017 sono pari a € 146.425.448,90;
- tali costi sono coperti attraverso ricavi di competenza dell’esercizio 2017 per € 95.896.173,45, ai quali si aggiungono € 51.083.616,18 di economie verificate e contabilizzate sul bilancio 2016, destinate in gran parte alla realizzazione di progetti di ricerca scientifica.
Il suddetto importo di € 51.083.616,18 è tecnicamente riportato nella voce “Utilizzo di riserve di patrimonio netto derivanti dalla contabilità economico-patrimoniale”, ed è riferito a somme aventi vincolo di destinazione, acquisite dall’Università nell’esercizio 2016 o in esercizi precedenti, non utilizzate e che si prevede di utilizzare nel 2017.
A titolo esemplificativo i “costi della gestione corrente” esposti per € 55.864.569,42 sono coperti per € 17.679.786,09 con ricavi di competenza dell’esercizio 2017 e per € 38.184.783,33 mediante economie verificate e contabilizzate sul bilancio 2016, destinate principalmente alla realizzazione di progetti di ricerca scientifica. I costi della gestione corrente, depurati dalle somme assegnate con vincolo di destinazione, sono in linea con quelle previste negli esercizi successivi.
Gli esercizi 2018 e 2019 non riportano alcuna riassegnazione di quote di budget non speso e per questo motivo la voce “Utilizzo di riserve di patrimonio netto derivanti dalla contabilità economico-patrimoniale” è valorizzata per un importo di € 3.800.000,00, di gran lunga inferiore a quella registrata per il 2017. Anche gli esercizi 2018 e 2019 chiudono con un risultato positivo.
L’assegnazione di tali economie in sede previsionale si rende necessaria perché consente alle strutture dipartimentali di utilizzarle sin dall’inizio dell’esercizio, evitando ritardi nella realizzazione dei progetti di ricerca e nella conclusione dei procedimenti amministrativi avviati nel 2016.
Tale aspetto gestionale è stato più volte chiarito nel corso della riunione del Senato Accademico proprio per evitare letture distorte dei dati esposti nel Bilancio».
Per quanto riguarda, infine, il bando citato della Regione Puglia, chiarisce la posizione dell’Università del Salento il Direttore Generale Emanuele Fidora: «Non corrisponde al vero quanto dichiarato nell’articolo e cioè che l’Università del Salento non intenderebbe partecipare al bando della Regione Puglia per l’assunzione di manager didattici di categoria EP. Il Senato Accademico, infatti, ha proposto al Consiglio di Amministrazione (che deciderà in merito) la partecipazione al predetto bando per una unità di categoria EP, da adibire alle funzioni di manager didattico della Facoltà di Lettere Filosofia Lingue e Beni Culturali, confermando quanto già deliberato nel periodo 2010-2013, quando fu lo stesso Ateneo a programmare e a bandire un concorso pubblico per l’assunzione di un funzionario di categoria EP per quella Facoltà. La decisione finale del CdA sarà in ogni caso subordinata alla verifica tecnico-operativa della presentabilità della proposta progettuale alla Regione Puglia, alla luce dei vincoli di natura amministrativa e giuridica concernenti il personale tecnico-amministrativo».