LECCE – «l’Università italiana sta facendo tanto. Anche in questo grave periodo di crisi è riuscita a non bloccare la circolazione del sapere a tenere insieme realtà diverse, ha dimostrato di essere all’altezza del compito che le è stato affidato. Ha fatto tanti progressi, ma sicuramente tanti altri ce ne saranno da fare. Questo governo ha messo al centro la formazione. Tutta l’Europa pensa alla formazione come il vero punto di partenza per poter affrontare le sfide globali che sono ormai all’attenzione di tutti noi. Secondo me le Università del sud devono fare rete tra loro, devono cooperare per capire quali sono i veri fattori di crescita collettiva». Così dichiara l’ Onorevole Angela D’Onghia, Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, presente questa mattina alla cerimonia di inaugurazione del 62° Anno Accademico dell’Università del Salento.
Cooperazione, quindi, è la parola d’ordine a cui fare rifermento così come ripete anche il Magnifico Rettore Vincenzo Zara. «Noi ci auguriamo di avere pari opportunità per poter cooperare nell’ambito del sistema universitario nel migliore dei modi. È importante fare rete tra le varie università ed è quello che stiamo facendo e proponendo per il prossimo anno accademico. Infatti partirà un’offerta formativa in collaborazione con gli altri Atenei pugliesi e con quello della Basilicata. Noi non vogliamo competere ma cooperare. È importante però che ci siano pari opportunità tra le Università che operano nei vari territori».
Al riguardo, durante il discorso ufficiale, Vincenzo Zara si concede un fuori programma in cui fa riferimento alla questione delle risorse del piano per il sud per la quale, in base alla ultime notizie, ci sarebbe la quasi ragionevole certezza che saranno riassegnate all’ateneo salentino. Per questo ringrazia i politici del territorio che si sono spesi affinché ciò avvenga. «Quello che è accaduto in questo periodo è un esempio virtuoso di interazione tra i politici del nostro territorio, indipendentemente dalle appartenenze. Tutti hanno cooperato nei limiti delle loro possibilità e anche oltre per raggiungere l’obiettivo».
Ritornando sull’offerta formativa e sul prestigio che l’Università del Salento esercita al di fuori dei propri confini, Zara sottolinea come nell’ultimo periodo stia crescendo il numero degli studenti provenienti da altri Paesi grazie all’offerta internazionale e i corsi di mobilità strutturata che si stanno avviando e che forniscono un’attrattiva in più da incentivare. «Da questo punto di vista contiamo molto sulle risorse della Regione. Abbiamo avuto dei fondi per dei progetti internazionali di circa 500mila euro – afferma – che utilizzeremo per favorire il percorso di internazionalizzazione». Per quanto riguarda l’offerta formativa rende noto invece, come in stretta sintonia con le politiche di sviluppo territoriale degli ultimi anni, si sia lavorato a tre nuovi corsi di laurea triennale nel campo dell’arte, del turismo e dell’enologia a cui si aggiungeranno tre corsi inter-ateneo, in campo antropologico e geografico oltre che ingegneristico. Lo sforzo è quello di fornire percorsi formativi utili che coniughino esigenze e opportunità locali. «Nell’ambito dei corsi inter-ateneo quello di viticoltura ed enologia nasce in cooperazione con l’università di Bari per mettere a frutto le competenze dei due atenei: in campo agroalimentare, più specifico dell’università di Bari, e in campo biologico più specifico della nostra università».
«È un obiettivo perseguibile che io ritengo molto importante per il territorio e la Puglia – commenta ai nostri microfoni il senatore Dario Stefano presente all’inaugurazione – Per il raggiungimento di questo risultato c’è stato un lavoro di concerto tra università e istituzioni».
Zara si concede un altro fuori programma in cui esprime l’auspicio che possano essere superate le divisioni e le contrapposizioni che si sono verificato intorno al cantiere Tap di Melendugno, affinché possa prevalere la ragionevolezza e possa essere ripristinato un clima di sereno confronto democratico a vantaggio dell’intero Salento.
Marcella Negro