di Gaetano Gorgoni
LECCE – Accadono cose inimmaginabili in città: un camion davanti alla scuola, in pieno giorno, scarica una montagna di spazzatura e scappa via. L’episodio è avvenuto in Via Dell’Abate al confine con Cavallino, davanti a una scuola, la secondaria di primo grado «Ammirato Falcone». Sono stati proprio gli studenti a ritrovarsi a bocca aperta di fronte a una dimostrazione di assoluta inciviltà: il camion ha scaricato una montagna di rifiuti ed è scappato via prima che lo potessero fermare. Nelle foto potete notare un cumulo di immondizia di ogni genere: tutto alla luce del sole, alle 13:30. Dall’Assessorato leccese all’Ambiente ipotizzano che si possa trattare di camion provenienti da aziende dei comuni limitrofi: pronti abbandonare periodicamente RSU e ingombranti, che poi deve smaltire a sue spese il Comune di Lecce. Non osiamo immaginare cosa sia successo in questi anni nel buio della notte nel Salento, viste la sensibilità di certi «pirati dell’ambiente». Ogni quartiere ai margini ha il suo fuorilegge pronto a riempirlo di rifiuti. Spesso sono famiglie che non pagano i tributi, qualche volta sono aziende guidate da furbastri senza civiltà. Ad ogni modo, rischiano grosso: per questi episodi è prevista anche la denuncia penale.
Nelle foto potete notare anche la situazione di via Francesco Storella, nei pressi dell’Eurospin: anche lì c’è chi ha deciso di aprire una discarica a cielo aperto per non pagare le tasse. Ci sono diversi quartieri presi di mira dagli sporcaccioni, molti evasori sono stati smascherati dalla polizia municipale, ma c’è ancora molto da fare. Il sistema più semplice per i vigili, come vi abbiamo spiegato nei precedenti articoli, è chiedere a tutti gli abitanti di un quartiere sotto controllo le ricevute dei tributi: chi non è in grado di dimostrare negli anni nemmeno un versamento è al 99 per cento il colpevole.
ARRIVA IL NUOVO SISTEMA PER ACCIUFFARE GLI SPORCACCIONI: TELECAMERE MOBILI, MIMETICHE IN OGNI ZONA
Quando il gioco si fa duro, l’Assessorato all’Ambiente inasprisce i controlli: arrivano decine di telecamere mobili in ogni quartiere. Si attende solo che Sgm metta i cartelli di segnalazione, che sono obbligatori per legge. Molte telecamere sono state recuperate da un vecchio progetto di controllo delle aree private. «Le telecamere saranno mobili, mimetiche e collegate a una sala mobile dell’Assessorato all’Ambiente – spiega l’assessore Andrea Guido – Abbiamo preferito scendere in campo per il controllo direttamente». La polizia municipale non è stata disponibile a caricarsi l’ulteriore onere della centrale di controllo.