LECCE – Le Mura Urbiche sono state restituite al loro antico splendore: collegheranno l’ingresso nord al cuore di Lecce. Un lavoro straordinario che consentirà ai turisti di passeggiare sulla storia della città godendo di un panorama mozzafiato. “Questo luogo ci ha riservato tante sorprese: è stata un’emozione unica” – spiega l’architetto Erroi. Periferia e centro saranno più vicini. “È un’altra tappa fondamentale di questa amministrazione uscente – spiega il sindaco Paolo Perrone – Un altro monumento fondamentale della storia di Lecce diventa fruibile e permetterà di arricchire la nostra offerta turistica di un nuovo importante percorso”. Passeggiando sulle Mura, cittadini e turisti apprezzeranno la bellezza e la storia di un posto unico e incantevole. Il tratto di cinta fortificata del 1500 è stato completamente ristrutturato: un chilometro circa di passeggio fruibile a tutti, in cima alla città, rappresenterà un ulteriore attrattore turistico. “Il recupero della cinta fortificata, straordinaria risorsa identitaria della nostra città, sono il primo passo verso una totale riqualificazione dell’area nord: ai turisti si svela un percorso suggestivo e impareggiabile – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti – Le Mura Urbiche diventano un elemento di connessione con la città, un collante urbano, che da una posizione strategica al centro del nucleo abitato si connette con altri attrattori culturali e con le periferie. Opera strategica, dunque, e suggestiva”.
Sarà possibile, inoltre, in pochi minuti raggiungere il centro dalla periferia e dall’approdo turistico del Foro Boario. Le Mura Urbiche sono tutto questo: sono il recupero di una lunga storia, delle radici di Lecce e della grandezza architettonica, artistica e culturale che la città ha espresso nei secoli scorsi. Le strutture murarie in pietra leccese erano in avanzato stato di degrado: i lavori di recupero statico e strutturale hanno richiesto un impegno enorme. Muraglia, fossato e camminamenti sono stati recuperati in maniera tale da rispettare l’omogeneità scultorea. Le strutture inserite per rendere fruibile tutto il tragitto sulle mura sono sobrie e non invasive. L’itinerario è qualificante, intrigante ed altamente evocativo e mette in continua interrelazione le antiche Mura con altri pezzi di storia di questo significativa porzione di città: il palazzo Giaconìa, la chiesa di S.Francesco, e altro. Il punto di partenza del percorso sopraelevato lungo le Mura è l’immobile comunale ex sede dei Vigili urbani prospiciente su via Leonardo Leo, il quale viene recuperato per costituire un avamposto turistico: da lì si parte per una lunga passeggiata in cima alla città.
Tutti gli spazi sono stati recuperati e riqualificati, anche il verde davanti a questa grande opera. La città avrà un nuovo parco, altro verde che si aggiunge ai grandi parchi realizzati. Un percorso senza interruzioni disarmoniche tra la storia e i parchi leccesi sarà possibile.
Nel 1539, il sindaco Bellisario Prato, l’ordine di dotare Lecce di una nuova ed efficiente fortificazione giunse dall’imperatore Carlo V d’Asburgo, il quale incaricò per la progettazione della nuova fortificazione un magister regio ingegnere militare: Giangiacomo Dell’Acaya. L’ingegnoso architetto progettò sulla carta la nuova cinta muraria riferendosi agli schemi costruttivi e ai rigorosi principi dell’ingegneria militare che collegava i caposaldi del sistema difensivo (bastioni, porte di accesso, castello, etc.) entro forme geometriche predeterminate.
“Oggi recuperiamo un bene storico-culturale di valore inestimabile e lo mettiamo a disposizione della città per una nuova fruizione strategica. Obiettivo raggiunto. A fine mandato possiamo dire che questa amministrazione ha avuto una visione chiara e decisa di sviluppo turistico e culturale e i risultati ci danno ragione”- spiega il vicesindaco Messuti. Dopo la presentazione, c’è stato spazio per consentire ai leccesi di fare la prima passeggiata in cima alle mura.
