F.Oli.
LECCE – Il decreto di fermo disposto dal pubblico ministero Maria Vallefuoco a carico dei tre presunti rapinatori Angelo Campanile, Salvatore Vecchio e Giovanni Pignatelli trova fondamento sul concreto pericolo di fuga. Dalle intercettazioni sarebbe emersa la volontà quantomeno di Campanile di espatriare trovando rifugio in Messico. Anche gli elementi raccolti a carico di Del Vecchio (che non ha mai affrontato un’esperienza carceraria) inducono gli investigatori a ritenere che anche il 42enne di Cavallino era pronto ad allontanarsi per sfuggire alle penosissime conseguenze.
Probabilmente, poi, del Vecchio sospetta di indagini a suo carico proprio dopo un controllo e il successivo accompagnamento in Questura insieme a Campanile a seguito dell’ultima rapina. Sia Campanile che Pignatelli, inoltre, sono privi di un lavoro stabile e questa instabilità lavorativa potrebbe indurre gli indagati a scappare.
A dire degli inquirenti, infine, la disponibilità di armi da parte della banda rimanda a collegamenti con la criminalità organizzata in grado di fornire, all’occorrenza, sostegno per far perdere le loro tracce. Nelle prossime 48 ore i tre compariranno davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo.