F.Oli.
CASTRO (Lecce) – Alla vigilia dell’inizio della stagione estiva il provvedimento della Magistratura sarà accolto con soddisfazione. La Procura ha infatti allentato i sigilli apposti l’11 aprile scorso all’area della Grotta della Zinzulusa, una delle grotte naturali di formazione carsica più interessanti d’Italia, finita sotto sequestro preventivo per un presunto caso di abusivismo per attracchi e passaggi pedonali. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano, su istanza del sindaco di Castro Luigi Fersini, ha disposto la facoltà d’uso delle opere sequestrate. Il servizio di visita alle grotte marine sarà pertanto assicurato anche per la imminente stagione estiva. Il provvedimento è stato annunciato dal sindaco Luigi Fersini in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“È per me motivo di profonda soddisfazione poter avviare anche per la prossima stagione estiva il servizio di visita alle grotte marine. I molti visitatori ne potranno ammirare la profonda bellezza, unitamente alla maestosità della grotta “Zinzulusa “. Sono contento anche per i gestori del servizio che, anche per quest’anno, potranno assicurare il pane alle loro famiglie”.
I sigilli erano stati apposti dai militari della guardia costiera di Otranto dopo aver verificato, nel corso delle indagini, la presenza di passaggi pedonali pavimentati e attracchi per imbarcazioni, il tutto classificato come abusivo. I militari avevano rilevato tre punti di attracco muniti di bitte e agganci metallici, ma anche passaggi in pietra naturale e cemento realizzate in assenza di autorizzazione: è quasi superfluo ricordare che si tratta di un sito di straordinario pregio e per questo sottoposto a vincoli molto severi.
La grotta è considerata dagli specialisti tra quelle a maggior rischio. Circa centomila persone, secondo quanto riportato sul sito istituzionale del Comune di Castro, visitano ogni anno la grotta, che è suddivisa in tre parti principali: l’ingresso, la cripta (o Duomo) e il fondo.