LECCE – “L’aggressione all’infermiera in servizio al 118 tuona come l’ennesimo urlo di disperazione di una intera comunità: quella sanitaria.
Non si contano più le aggressioni verbali, sono frequentissime quelle fisiche e, ahinoi, non possiamo neppure dire ‘finché non ci scappa il morto!’, perché anche il morto, purtroppo, c’è già stato in qualche occasione”. Antonio Mazzotta, medico chirurgo del Fazzi, sindacalista e segretario cittadino FdI, chiede delle misure di prevenzione urgenti. “Medici ed infermieri sono sempre più vittime di un sistema informativo pessimo e fazioso pronto ad esaltare i deficit organizzativi e i presunti casi di malasanità! Nessuno che rimarchi a chiare lettere la insostenibilità di una rete ospedaliera che fa acqua da tutte le parti. E non solo a livello locale. Ormai è una dato nazionale! Si registra in tutti e quattro i punti cardinali”.
“Il problema sicurezza sul posto di lavoro non si risolve con operazioni di estetica sanitaria, di maquillage organizzativo – continua Mazzotta – Le guardie mediche sono sprovviste di ogni garanzia, i pronto soccorso ospedalieri dispongono a malapena di un posto fisso di polizia e di qualche agente “privato” totalmente insufficienti e sostanzialmente disarmati di fronte allo tsunami di maleducazione, soprusi, minacce che dalla peggior parte degli utenti arriva e travolge medici e infermieri. L’unico modo per risolvere questo problema (dato per scontato che l’educazione civica è ormai solo un triste ricordo, dato per scontato che le famiglie non insegnano più il rispetto ai propri figli, dato per scontato che i mass media ‘accecano’ una opinione pubblica già disperata, ecc.) è militarizzare gli ospedali, un militare per ogni U.O., che abbia licenza di intervenire per sedare ogni possibile situazione di rischio, che sia un carabiniere, un poliziotto, un vigile urbano, chiunque!
Forse passerà mille notti senza far nulla ma meglio mille notti bianche per un militare che un’aggressione per chi deve curare. A nome di Fratelli di Italia Lecce il segretario cittadino Antonio Mazzotta e tutto il direttivo rappresentano la propria vicinanza all’infermiera Zippo pronti a sostenerla in ogni sede.