LECCE – I casi di disturbo d’ansia e disturbi simili correlati sono in aumento: le statistiche trasmettono numeri inquietanti. Le giovani generazioni, e anche i quarantenni, hanno l’abitudine di fare un uso considerevole di farmaci ansiolitici e benzodiazepine per curare ansia e altri disturbi legati alla psiche.
Sigmund Freud fu il primo che, agli inizi del Novecento, si occupò di disturbi mentali interpretandoli attraverso la psicoanalisi e intuendo che l’inconscio è il fattore primario che influenza l’agire umano.
Se esaminiamo il caso di quelle persone che sono soggette al cosiddetto disturbo d’ ansia cronico, risulta evidente che si manifesta un sintomo principale: la preoccupazione eccessiva e incontrollata. Un’onda potentissima che mette a soqquadro tutto il nostro corpo.
Molti psicologi sottolineano che per la maggioranza dei casi questo disturbo interessa alcuni aspetti della vita dell’ individuo, in particolare si può manifestare sul lavoro, nella famiglia , quando si hanno problemi di coppia.
Alcuni studi hanno dimostrato che le donne sono le più colpite.
L’ aspetto somatico legato a questo disturbo produce una determinata sintomatologia: nodo alla gola, confusione, irritabilità, palpitazioni , rigidità muscolare. È un disturbo tipico della società altamente competitiva dei nostri giorni, sempre meno umana è sempre più “mercificata”.
Anche i giovani sono colpiti da questo disturbo, in particolar modo chi soffre di stress cronico, di problemi respiratori o altre patologie.
Max Weber afferma che l’ Occidente ha prodotto un pensiero che incentra tutto il suo essere nella razionalità.
L’ Occidente ha in sé uno spirito utilitaristico, ma l’uomo spesso non riesce ad adattarsi a dei target o stili di vita.
Il cittadino che vive nella sua città si considera oggi cittadino del mondo, vive connesso con il mondo e si sposta da una parte all’ altra della terra, ma vive in uno stato d’ ansia per il futuro che si pùò considerare eccessivo.
I disturbi d’ansia, però hanno sempre una causa remota che va indagata e sconfitta: solo la consapevolezza di sé può liberare l’uomo dalle emozioni negative che lo affliggono. Emanciparsi e diventare uomini liberi è un percorso lungo, che a volte comporta anche una esperienza psicoterapeutica. Le medicine, invece, specie se utilizzate per automedicazione, rischiano di spingerci solo alla dipendenza. Solo un medico può prescrivere farmaci, ma oggi tutti giocano a fare i medici di se stessi ingrossando i fatturati dell’industria farmaceutica.
La risposta all’ansia cronica è collegata alla psicoterapia, produce una capacità di ristrutturare cognitivamente le facoltà mentali e produce
una nuova consapevolezza del proprio sé.
Si cerca di dare un aspetto positivo con il terapista a quelle vicende che hanno prodotto dei traumi nella persona.
Le fobie collegate al disturbo d’ ansia o ( GAD) si possono elencare in queste categorie: Disturbo da attacchi di panico (DAP), Disturbo d’ansia generalizzato; Disturbo da stress post – traumatico , legato a un trauma o evento negativo; Disturbo ossessivo compulsivo e fobie specifiche.
Tra le fobie specifiche troviamo la paura dei ragni, dell’ altezza e quelle sociali: tra queste anche la paura di stare in contatto con la gente o di affrontare il publico.
Anche l’agorafobia rientra rientra tra le fobie sociali: è la paura dei luoghi affollati.
La psicoanalisi può produrre degli effetti positivi quando l’ approccio è quello di indagare l’inconscio dell’ individuo e il suo passato.
Molte persone si rivolgono a questo tipo di teorie psicoanalitiche: gli studiosi affermano che queste teorie devono far scaturire e razionalizzare i conflitti dell’ individuo.
I primi a parlare di teorie del comportamento sono gli autori come B. F. Skinner ; in queste teorie si condiziona lo stimolo come affermano le teorie di Pavlov.
L’ autore afferma che deriva tutto dall’ apprendimento , secondo Skinner, i comportamenti patologici sono legati a possibili modifiche.
Skinner parla tuttavia di una teoria del comportamento , ma non si è ancora aggiunto , il termine cognitivo comportamentale come avverrà per i successivi autori.
Aaron Beck e Albert Ellis lavorano sulle convinzioni negative e cioè razionalizzare alcuni aspetti legati all’ individuo .
Mentre le teorie di Freud sono le prime a parlare di inconscio e irrazionalità e della pulsione sessuale come spinta principale all’ agire umano .
I cognitivo comportamentali dall’altro capo , utilizzano i termini come quello di razionalizzare il vissuto dell’ individuo e di modificare i pensieri negativi .
Le terapie cognitivo comportamentasli (CBT) sono le più efficaci al giorno d’ oggi e le più utilizzate , inoltre mostrano meno ricadute e più efficacia. Ma non tutti gli studiosi la pensano così.
Beck afferma che è necessaria una rilettura dei pensieri disfunsionali per combattere i disturbi d’ ansia.
Per controllare questo disturbo si deve evitare, l’ uso di alcool, caffeina e l’ utilizzo di droghe.
Ci sono varie possibilità e alternative per rispondere all’ ansia cronica , l’ ipnosi freudiana, lo yoga , i gruppi di aiuto psicologico.
Secondo molti psicologi cognitivi è necessario impostare come prioritario il rapporto paziente – terapeuta .
Sono numerose le tecniche che utilizza la terapia cognitiva, come la terapia ” d’ esposizione allo stimolo ” per modificare l’ evento traumatico ,
esistono anche altre tecniche complementari.
Un’ altro mezzo che abbiamo è ” l’ analisi funzionale” , che descrive i comportamenti problematici , applicando delle terapie specifiche in grado di modificare il comportamento e le idee ansiogene .
Secondo Dewey l’ intelligenza è un abito operativo , che ci dice che se esiste un problema è necessario per risolverlo formulare previsione e una soluzione a questa previsione.
Conquistare la quiete interiore e l’indipendenza dello spirito è la vera felicità, quella in cui si può trasformare in gioia ogni attimo della quotidianità. La strada migliore per guarire dall’ansia è un percorso interiore guidato da un esperto capace di allontanare per sempre le angosce che ci immobilizzano nell’infelicità.
Mario Gorgoni