F.Oli.
CARMIANO (Lecce) – La Corte d’appello ha accolto la richiesta di ricusazione del gup Vincenzo Brancato nel processo sul rinnovo del consiglio di amministrazione della Banca di Credito cooperativo Terra d’Otranto. Il sostituto procuratore Carmen Ruggiero, invocando l’articolo 36 comma 1 lettera aveva chiesto la ricusazione del gup Vincenzo Brancato poiché cognato di un attuale amministratore della Banca.
Lo stesso giudice aveva poi presentato al Presidente del Tribunale, Francesco Giardino, la dichiarazione di astensione che annullerebbe la dichiarazione di ricusazione. Siccome allo stato la dichiarazione di astensione non risulta ancora accolta la Corte di Appello di Lecce ha dovuto fissare in mattinata l’udienza (Presidente Vincenzo Scardia) per ogni valutazione di merito. I giudici avevano tre possibilità: pronunciare ordinanza di non luogo a provvedere sulla ricusazione proposta per la concorrente richiesta di astensione; decidere nel merito accogliendo la richiesta di ricusazione; decidere nel merito dichiarando inammissibile o rigettando la richiesta di ricusazione.
Sul banco degli imputati compaiono il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta; Giuseppe Luigi Caiaffa, 57 anni, di Carmiano; Ennio Capozza, 62 anni, di Lecce; Tommaso Congedo, 43 anni, di Lecce; Luciano Gallo, 50, di Martano; Dino Mazzotta, detto “Columbiano”, 43 anni, di Carmiano; Giovanni Mazzotta, detto “Gianni Conad”, 53 anni, di Monteroni; Saulle Politi, 46 anni, di Monteroni; Italo Potì, 82 anni, di Melendugno; Maria Grazia Taurino, 53 anni, di Carmiano. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Paolo Spalluto, Saveria Maria Perrone, Antonio Savoia, Massimo Bellini, Pantaleo Cannoletta, Luigi Rella, Francesco Paolo Sisto, Paolo Pepe, Laura Minosi, Giancarlo Potì, Francesco Caroleo Grimaldi e Carlo Sariconi.