Al momento in cui sto scrivendo questo pezzo, mancano all’appello le partite Verona-Venezia e Livorno-Benevento, partite che interessano la zona nella quale si trova il Lecce. Considerando che il Brescia ha perso in casa, che il Pescara ha battuto lo Spezia e che anche il Perugia ha fatto il suo passetto avanti nella zona play off ed alla luce della prestazione fornita dal Lecce a Palermo, mi sembra appropriato parlare come di un’occasione mancata da parte dei salentini.
Infatti è anche difficile analizzare la partita perché, ad una superficiale visione, ci propone il portiere della squadra vincente come miglior uomo in campo ma, nello stesso tempo ci dice come, su tre occasioni avute, il Palermo ne abbia concretizzato due. Analizzerei la partita valutandola a spezzoni: nei primi 15 minuti il Palermo ha evidenziato le sue note qualità con giocate semplici ma pulite, ordinate, con un possesso palla molto tecnico e con un Lecce che stentava a dipanare la propria matassa di centrocampo, con difficoltà a trovare la giusta posizione in campo e la giusta attenzione nelle marcature al punto da consentire, dopo soli tre minuti, che Trajkovski potesse tirare da trenta metri, in assoluta libertà (Majer dove stava?) e bucare Vigorito nell’angolino basso di destra (portiere certamente in ritardo ma non credo abbia visto partire il tiro).
Ma dal 15 minuto in poi, il Lecce si ricompatta, cresce, comincia a mettere in difficoltà il Palermo ed obbliga il portiere avversario a straordinari non previsti. Calderoni è una furia sulla fascia, fa belle giocate con i suoi cross sempre,però, fuori dalla disponibilità di La Mantia, che continua ad avere una forma smagliante, il Panagiotis (è più facile a scriversi ed a dirsi ed è anche quanto scritto sulla maglia) fa giocate intelligenti e di pura classe mentre cresce vistosamente Falco che ingaggia un duello personale con Brignoli, ma il Lecce cresce tutto ed il convincimento è che, prima o poi, ci scappi il gol e l’agognato pareggio.
All’inizio di ripresa è il Lecce che continua quasi ad assediare l’area di rigore del Palermo con Calderoni che questa volta mette il cross giusto per La Mantia e con Brignoli che compie l’ennesimo miracolo. Ma quando meno te l’aspetti Alesami (giocatore molto fine ed intelligente) “strappa” una palla, già in nostro possesso, la passa a Chochev che fa uno splendido velo che inganna sia Lucioni che Meccariello e consente a Puscas di presentarsi davanti a Vigorito e batterlo tranquillamente. Il Lecce non si disunisce ma si rende conto che la rimonta è difficilissima da fare anche se Falco ci prova sempre e comunque anche se per ottenere il gol, (e che gol!), bisogna aspettare il recupero ed il giocatore che meno di tutti aveva dato fino a quel momento.
Si torna a casa a mani vuote, con la coscienza di aver dato tutto ma è anche doveroso che tutti gli aventi causa ricordino che il Palermo i gol li ha fatti e non rubati, che ha colpito nel momento in cui il Lecce si è distratto (Majer in occasione della prima rete e la coppia Lucioni-Meccariello per la seconda rete) e poco c’è mancato che Puscas, già nel primo tempo non ci abbia fregato. La partita ci ha detto che il Lecce c’è, che la salvezza è già stata raggiunta, che taluni calciatori di livello, come Alesami, Puscas, Nestorowski nel caso Palermo riescono fare la differenza, ma che la nostra difesa ancora soffre di qualche sbandamento che modifica il logico risultato di una partita. E’vero, si potrà invocare la sfortuna, le parate di Brignoli e tutto quello che si vuole, il maggior possesso palla, i calci d’angolo, ma non si potrà negare che ci si è lasciati “buggerare” da due fatali disattenzioni. Dire che non è successo niente sarebbe un modo inappropriato di svicolare, perché si è stati risucchiati in piena zona play off, comunque ottimo risultato. Questa squadra, gioca bene, è compatta, sarà anche coesa, avrà pure il secondo miglior attacco della categoria, ma ha subito ben 35 reti che la pongono dietro Carpi (45), Foggia (38), Padova (37) alla pari col Crotone (35). Con questo numero di reti sul groppone mai nessuno è andato in prima battuta in Serie A. Attenzione al Foggia! Ed intanto:”meditate gente, meditate!”