F.Oli.
VERNOLE (Lecce) – Sevizie e maltrattamenti alla moglie per anni. Così dopo la sentenza per l’incendio dell’auto del maresciallo del paese arriva una nuova condanna per Antonio Cucurachi. Nelle scorse ore il 38enne di Vernole è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione con le accuse di maltrattamenti ai danni della convivente e lesioni personali aggravate. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Bianca Maria Todaro che ha riconosciuto all’imputato la recidiva specifica infraquinquennale. Nel dispositivo della sentenza è stato inserito un risarcimento di 5mila euro per la parte civile assistita dall’avvocato Fabio Corvino.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci, è stata messa in moto da una denuncia della donna ora separata. Per anni la malcapitata avrebbe dovuto sottostare alle prevaricazioni dell’allora marito. Cucurachi l’avrebbe maltratta più e più volte anche sotto l’effetto dell’alcol e di sostanze stupefacenti. E poi insulti infarciti di offese del tipo: “Devi stare con me per forza altrimenti ti uccido” colpendo la donna con schiaffi, pugni e tirate di capelli. Ancora: violenze anche fisiche come nell’ottobre del 2012 quando Cucurachi avrebbe picchiato la moglie provocandole una ferita al naso.
Gli abusi e i soprusi sarebbero andati avanti anche dopo l’abbandono della casa coniugale da parte della donna. Fino al settembre del 2013. Quando la persona offesa decise di denunciare il marito violento. L’imputato era assistito dall’avvocato Silvio Verri che, non appena verranno depositate le motivazioni attese nei prossimi 90 giorni, potrà impugnare la sentenza in Appello.