LECCE – “Leggo con sgomento le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Carlo Salvemini in risposta alle accuse lanciate da Adriana Poli Bortone in merito alla vicenda della pizzeria leccese che avrebbe ospitato alcuni dei tifosi dell’Atalanta. Rimango terrorizzato dalla leggerezza e dalla superficialità con cui le stesse accuse vengono rispedite al mittente e, soprattutto, mi preoccupa la convinzione con cui il nostro sindaco continua a negare le sue competenze e i suoi poteri di emanare ordini contingibili e urgenti”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio Comunale, Andrea Guido.
“Non è accettabile – prosegue – che lui oggi non ne abbia ancora preso coscienza. Il suo ruolo di massima autorità sanitaria in città, infatti, gli avrebbe consentito di adottare un provvedimento teso a vietare il match o, per lo meno, a imporre che si svolgesse a porte chiuse, evitando quindi l’arrivo dei tifosi da Bergamo. Ciononostante la richiesta espressa dell’opposizione e dell’Unione Sportiva Lecce.
Basta effettuare una semplice ricerca su Google per fare la conta di tutti i provvedimenti in materia sanitaria e d’igiene presi autonomamente, anche precorrendo i tempi, da tutti i sindaci italiani. Ma Salvemini continua a negare l’evidenza.
Questa faccenda – continua Guido – non è una questione politica. Sia chiaro. Quando si tratta di tutelare la salute dei cittadini la politica ha l’obbligo di usare tutti i mezzi a sua disposizione ed ogni questione ideologica, ogni visione filosofica, ogni esigenza clientelare e di sudditanza nei confronti di altri esponenti politici e/o Enti, in questi frangenti, deve essere messa da parte.
Se è vero, come ha dichiarato questa mattina Salvemini, che ‘non è il tempo delle polemiche’ e che è ‘impegnato in questi giorni a garantire il bene dei concittadini, dei salentini e dei pugliesi’, allora, al netto delle passeggiate in bicicletta con Alessandro Delli Noci per confortare i suoi elettori, dei selfie nei ristoranti cinesi e di tutto il tempo che ha perso dietro una delibera di dubbia legittimità sulla costruzione di un impianto di rifiuti, anziché vigilare sul rispetto dei decreti governativi, ci dia contezza degli interventi e delle iniziative predisposte e non ci somministri banalità e dichiarazioni di circostanza. Ci aggiorni Salvemini sulle procedure adottate per la messa in sicurezza degli uffici aperti al pubblico e del settore dei Servizi Demografici in particolare, dove, alla tarantella sui vetri protettivi dei desk, alla mancanza di dispositivi di protezione e interventi di disinfezione a cura di ditte specializzate, aggiungiamo anche il caso di un dipendente di un ufficio aperto al pubblico che da questa mattina è in quarantena.
Sono d’accordo, pertanto – continua – con quanto dichiarato dalla Senatrice Poli Bortone e anche io chiedo a gran voce, per il bene dei cittadini leccesi, le immediate dimissioni del Sindaco di Lecce perché chiaramente inadeguato a gestire la situazione odierna. Le sue visibili carenze oggi possono mettere in serio pericolo la salute di tutti i leccesi e per questo sarebbe un atto responsabile, da parte sua, rimettere tutto nelle mani di un commissario prefettizio, tecnicamente più efficace ed adeguato nel far fronte alla situazione”.