LECCE – Messaggi hot e foto porno inviati a ripetizione al numero di cellulare di un’avvocatessa leccese e scatta la denuncia per identificare lo stalker anonimo. Sul caso è stata investita la Procura. Nel frattempo l’avvocatessa ha bloccato il numero da cui sono partiti messaggi e chiamate ma continua ad avere paura. Paura di poter incontrare il suo molestatore telefonico per strada e talmente terrorizzata da fare il tragitto sino a casa “scortata” dai colleghi di studio.
Messaggi, telefonate e videochiamate in nemmeno di 24 ore. I primi approcci molesti risalgono alla tarda serata del 27 maggio scorso quando l’anonimo stalker contatta l’avvocatessa inviandole su WhatsApp una serie di messaggi infarciti di errori grammaticali. Tutto finito? No, perché l’anonimo molesto sarebbe tornato alla carica in piena notte con una videochiamata e una telefonata ordinaria da un numero sconosciuto. In più, altri messaggi via WhatsApp. Oltre a messaggi scritti, inviati e poi cancellati.
Il giorno dopo, lo spartito non sarebbe cambiato. L’avvocatessa sarebbe stata contatta di continuo. Messaggi, in tarda mattinata e nel primo pomeriggio; videochiamate a ripetizione e, in prima serata, l’inoltro di tre foto in cui compariva un membro maschile accompagnato da un testo dal contenuto estremamente offensivo e che non lasciava spazio all. Quelle immagini convinsero l’avvocatessa ad adottare immediate e urgenti contromisure arrivando a temere per la propria incolumità. Bloccò, in via definitiva, il contatto per evitare di ricevere ulteriori scabrosi messaggi e telefonate da parte di un soggetto evidentemente squilibrato e deviato.
Per l’avvocatessa, in prima fila nella sua attività professionale nella lotta contro simili reati, non sono stati giorni facili. Inevitabilmente le ripercussioni sul suo stato psicofisico si sono fatte sentire. Rendendola timorosa persino di tornare a casa da sola. Chi si nasconde dietro questo anonimo stalker? Come è entrato in possesso del numero di telefono della professionista? Tramite il suo avvocato, ha chiesto l’intervento della Magistratura allegando alla denuncia, presentata in Questura, screenshot di foto e messaggi. Le indagini sono state appena avviate e, si spera che, per l’avvocatessa stimata e apprezzata nelle aule del Tribunale penale di Lecce, quei giorni siano definitivamente alle spalle.