LECCE – Il Club Scherma Lecce è pronto a riaffilare le lame. Lunedì 11 gennaio la società presidiata da Lucio Martina riaprirà i battenti per la sospirata ripresa degli allenamenti. Dopo un’annata nefasta è vessata dalle conseguenze della pandemia da Coronavirus, l’associazione dilettantistica sportiva leccese tornerà sulle pedane del seminario di Giovanni Paolo ll a Castromediano in vista della nuova stagione agonistica.
Le sessioni di allenamento si svolgeranno nel rispetto delle normative governative, secondo il protocollo di sicurezza anti-contagio che il Club Scherma Lecce segue rigorosamente per tutelare la salute dei suoi tesserati. La bella realtà della professoressa Sari Greco, però, dovrà fare i conti con gli effetti di un’emergenza sanitaria che ha ridotto il numero degli iscritti. “Come era prevedibile, il bilancio del 2020 è stato molto negativo – dice Sari Greco -. Rispetto agli anni precedenti le iscrizioni si sono dimezzate. Sono rimasti solo i fedelissimi, ma proveremo a caricarci di entusiasmo per risalire la china Covid permettendo”. Tra le novità del Club Scherma Lecce spicca il nome di Alberto Amenta. Il catanese è il nuovo tecnico della società schermistica. “Amenta si è trasferito a Lecce l’estate scorsa e ha già dimostrato ottime competenze – prosegue -. Sta lavorando molto bene e siamo ampiamente soddisfatti di aver fatto questa scelta”.
Durante questo lungo periodo caratterizzato dalle restrizioni e dagli stop forzati, le società di scherma della provincia di Lecce hanno trovato nuove sinergie sposando l’adagio che l’unione fa la forza.
“Club Scherma Lecce, Accademia di Scherma e Virtus Salento sono sempre in contatto per il bene della scherma salentina – asserisce Greco -. Appena sarà possibile riprendere l’attività agonistica abbiamo in programma l’organizzazione della seconda edizione del Memorial Aldo Pagliara. Poi vorremmo istituire una nuova competizione che, con ogni probabilità si chiamerà Coppa città di Lecce con l’obiettivo di permettere agli schermidori delle tre società leccesi di confrontarsi per incentivare e valorizzare tutto il nostro movimento”. Iniziative che bollono in pentola, figlie della smania di tornare in pedana.
“Non vediamo l’ora di tornare a fare agonismo – spiega ancora Sari Greco -, ma purtroppo non possiamo ancora prefissare obiettivi sportivi per via della pandemia. La scherma non è uno sport di contatto, ma fino a quando non riprenderanno le gare non potremo fare programmi a lunga scadenza”.