LECCE – Nell’emergenza pandemica gli studenti si sono dovuti arrangiare e hanno avuto pochi aiuti: ora l’associazione studentesca Link torna ad alzare la voce. Il covid-19 incide pesante sugli studenti universitari e sul diritto allo studio. Domani mattina alle ore 11.45 gli studenti della Link saranno sulle scale dell’Ateneo (viale univerità, lecce) per fare un sit in e per accedere un faro sulle tante problematiche che stanno affrontando gli universitari.“Siamo le studentesse e gli studenti che si trovano a fare i conti con gli effetti non di una, ma di ben due crisi: quella economica e finanziaria del 2010, e la crisi pandemica tuttora in corso – spiega Marianna Ceraso (componente dell’esecutivo Link) – Due crisi tra le quali è rimasto schiacciato anche il nostro futuro, con l’incertezza sia di riuscire a completare gli studi, sia di realizzare le proprie aspettative dopo la laurea. Ci sono ancora tanti e tante che abbandonano gli studi perché il sistema di diritto allo studio non è abbastanza efficace e i finanziamenti insufficienti, o che non riescono a pagare le tasse universitarie. Ora è arrivato il momento di rispondere a tutto questo, e per farlo tornare a creare solidarietà, confronto e comunità tra di noi.
Rivendichiamo la necessità di tornare ad investire in modo cospicuo su diritto allo studio, residenzialità studentesca, abitare; su didattica alternativa ed inclusiva; sul contrasto al digital divide e il ritorno graduale a una presenza in sicurezza; sul diritto alla salute fisica, psicologica e sessuale; sulla gratuità dell’Università pubblica, senza dovere pagare per raggiungere i propri sogni e desideri. Da quando è scoppiata la pandemia, dichiara Marianna Ceraso, esecutivo di Link Lecce – Coordinamento Universitario, come rappresentanti degli studenti Unisalento abbiamo portato avanti una lunga serie di richieste che hanno coinvolto non solo l’Università, ma anche la Regione e il Governo. I provvedimenti presi dalle istituzioni, grazie alle pressioni degli studenti per fronteggiare la crisi, sono stati esigui e comunque la loro efficacia si è esaurita, perché per questo nuovo anno non sono state rinnovate gran parte delle misure straordinarie di sostegno per il diritto allo studio, nonostante la crisi sia tutt’altro che finita. Per questo motivo abbiamo chiesto e svolto un tavolo di confronto con la Regione Puglia dove abbiamo presentato una serie di richieste per il benessere economico, fisico e psicologico degli studenti.
Vogliamo centralità: centralità nella discussione delle politiche che ci riguardano, centralità nella decisione rispetto la ripartizione dei fondi europei destinati all’Università, ed essenziali per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, centralità nella messa in atto di misure nei nostri Atenei che ci permettano di proseguire nei nostri studi. Siamo determinati a costruire le risposte alle nostre istanze, per riprenderci le nostre Università e il nostro futuro, senza essere considerati di serie B, senza dovere lasciare nessuno indietro.
Adesso vogliamo risposte immediate dalle istituzioni perché gli studenti stanno pagando tutto il peso della crisi economica”.