LECCE – Tentò di sottrarsi al posto di blocco; subito dopo aggedì un carabiniere, finendo infine nei guai non soltanto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ma anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: addosso, infatti, nascondeva oltre mezzo chilo di eroina. Massimiliano Barba, leccese di 47 anni, venne arrestato nel pomeriggio del 22 marzo 2023 lungo la statale 16 dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Lecce, nei pressi della rotatoria che unisce la strada con la statale 7ter.
Fermato alla guida della propria auto, il 47enne – evidentemente ben consapevole di nascondere qualcosa di illecito – tentò di evitare il controllo dei carabinieri sferrando un pugno ad un militare che riportò una distorsione giudicata poi guaribile in una decina di giorni.. Si rivelò, ad ogni modo, un tentativo inutile perché venne bloccato e arrestato.
Il motivo della sua reazione, come scoperto poco dopo, era da ricercare in un panetto di eroina, del peso di oltre 500 grammi, che nascondeva sotto ai pantaloni. Una successiva consulenza appurò che si sarebbero potute ricavare ben 945 dosi. Per lui, sentito il parere della pm di turno Francesca Miglietta, si aprirono le porte del carcere. E sempre da detenuto è stato giudicato e condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni personali aggravate allo scopo di eseguire quello di resistenza a pubblico ufficiale. Ad emettere la sentenza, è stata la giudice per l’udienza preliminare, Silvia Saracino a conclusione del processo che si è celebrato con il rito abbreviato. Barba era difeso dall’avvocato Giuseppe De Luca.