LECCE – La graduatoria del recente concorso per assumere dipendenti amministrativi scorrerà se altri Comuni chiederanno dei lavoratori, ma nel capoluogo si punta prima sulla mobilità interna (dipendenti che già lavorano in amministrazione e vogliono tornare). “Sull’astuzia della sindaca non ci sono dubbi – scrive Christian Gnoni, capogruppo “Coscienza civica” – Purtroppo questa abilità non sempre è votata all’interesse generale. Infatti sullo scorrimento delle graduatorie degli idonei ha messo in atto una strategia machiavellica per fare quel che vuole con il rispetto formale delle procedure. I fatti sono noti. Avevo depositato una mozione affinché per le prossime assunzioni, anche in altre amministrazioni, possano essere utilizzate le graduatorie degli idonei al ruolo di funzionario e istruttore i cui concorsi furono banditi a settembre 2023 con assunzione dei 35 vincitori a dicembre dello stesso anno. La mozione mi vedeva primo firmatario ed era stata sottoscritta anche dai colleghi consiglieri: Antonio De Matteis, Andrea Fiore, Giovanni Occhineri, Marco De Matteis, Paolo Foresio, Sergio Signore, Antonio Rotundo, Loredana Di Cuonzo, Carlo Maria Salvemini, Silvia Miglietta, Sergio Della Giorgia.
Con precisione svizzera, prima della discussione di questa mozione nel consiglio comunale del 20, la giunta ha autorizzato l’utilizzo delle graduatorie concorsuali da parte di altre amministrazioni. Cioè il Comune di Lecce ha mantenuto la sua scelta di coprire il fabbisogno del personale con la mobilità (invece di pescare dalle graduatorie concorsuali) e le altre amministrazioni hanno il placet per pescare fra gli idonei. A quel punto la mozione non aveva ragione di essere portata al voto e l’ho ritirata. Rimane la certezza che senza la mozione della minoranza, lo scorrimento delle graduatorie non avrebbe mai visto la luce e sarei curioso di sapere quanti Comuni, in questi mesi, hanno chiesto personale e quante opportunità sono state sprecate per tanti idonei perché, magari, nel frattempo i Comuni interessati hanno fatto le assunzioni. Evito di fare cattivi pensieri, ma terrò il faro acceso sulla mobilità per capire la ragione secondo la quale non potevano essere assunti gli idonei di un concorso bandito dallo stesso Comune”.