LECCE – Il sindacato USB ha chiesto l’audizione presso la Commissione regionale competente per “denunciare le gravi criticità che colpiscono il personale impegnato nel Servizio di Urgenza Sanitaria della ASL Lecce e di Sanitaservice”. Mercoledì erano presenti all’audizione Mauro Vizzino, presidente della III Commissione, i consiglieri regionali Perrini e Caroli, Dirigente del Dipartimento della salute regionale Nicastro, la Direttrice del SEUS118 ASL/LE Giannoccaro, l’Amministratore di Sanitaservice ASL/LE Massaro. Per USB i due sindacalisti Gianni Palazzo e Marcello Gabrieli. Assenti i consiglieri regionali della Provincia di Lecce.
Al centro dell’intervento c’è l’inadempimento della Delibera regionale del 2016, che prevedeva 4 nuove postazioni con ambulanza e 2 con automedica nella Provincia di Lecce, mai attivate a distanza di anni. A peggiorare il quadro è intervenuta l’ultima circolare del Centro Operativo 118, che riorganizza il servizio sulla base della disponibilità effettiva del personale sanitario e degli autisti-soccorritori, in cui si prevede in casi eccezionali l’intervento di mezzi con il solo autista soccorritore: soluzione a nostro parere pericolosa e inaccettabile, che rischia di compromettere la qualità e la sicurezza dell’intervento in emergenza.
Durante l’audizione, la coordinatrice del 118 salentino, Giannoccaro, ha giustificato le modifiche con la necessità della “flessibilità” per far fronte alla grave carenza di medici. Nicastro, dirigente della sezione Strategie e Governo dell’Offerta, ha riferito che si sta lavorando a una riorganizzazione complessiva del sistema di emergenza, impegnandosi a verificare l’effettiva applicazione della delibera 2016.
Inoltre, USB ha denunciato che negli ultimi tempi diversi mezzi di soccorso devono attendere ore, con i pazienti a bordo, nei vari Pronto Soccorso della provincia di Lecce, prima di riprendere “l’operatività” ed essere disponibili per nuovi interventi.
”Abbiamo rappresentato quanto appreso durante il primo tavolo di confronto della vertenza con ASL e Sanitaservice, tenutosi l’8 luglio scorso, ovvero che il premio Covid non può essere erogato agli autisti–soccorritori, nel 2020 dipendenti e volontari delle associazioni e ditte che svolgevano il Servizio 118 per la ASL di Lecce – continuano i sindacalisti USB – Sulla questione, riferisce Giannoccaro, insediata solo da qualche mese alla guida del SEUS 118, che sembra che la Centrale operativa non sia in possesso dei turni di servizio relativi a quel periodo. Insieme ai consiglieri presentiall’audizione abbiamo rappresentato le nostre proteste, in quanto all’epoca la Centrale operativa obbligava ditte e associazioni, addette al servizio, ad inviare gli elenchi dei nominativi del personale a bordo dei mezzi di soccorso con report turni mensile preventivo e definitivo”.
A margine dell’incontro Nicastro ha assicurato a breve una risposta per iscritto alla ASL di Lecce relativamente alle postazioni del SEUS mai attivate. USB Lecce ribadisce con forza che non si può parlare di riorganizzazione senza garantire le risorse umane e strutturali minime previste da atti legislativi: “La sicurezza dei cittadini e la dignità dei lavoratori non possono essere subordinate alla logica dell’emergenza continua. Pretendiamo assunzioni, stabilizzazione, investimenti nei mezzi e piena attuazione delle norme regionali e non ci fermeremo”. Nei prossimi giorni la vertenza sarà discussa al tavolo di confronto che verrà convocato dalla Prefettura di Lecce.