LECCE – “Sui viali di Lecce continua la mattanza di alberi, non si dovrebbe perché sanissimi, abbattuti in nome della rigenerazione urbana, una frode semantica che priva di verde una città al collasso. Non si potrebbe, perché la Legge 157/1992 tutela il periodo di nidificazione”. Alberto Siculella, Presidente di MIND Menti Indipendenti, protesta contro le decisioni dell’ufficio Ambiente.
“Altre isole di calore, oltre 5mila alberi in meno in 10 anni. Le nuove piantumazioni non bilanciano nulla sul piano qualitativo delle funzioni ecosistemiche sviluppate da alberi maturi e chiome folte. Neanche sul piano quantitativo, visto che molte delle nuove alberature sono ridotte a stuzzicadenti” il commento amaro dell’ex candidato sindaco di Lecce.
“In compenso piantati nuovi pali grigi in città, telecamere photoread per il controllo semaforico. A parti invertite, l’attuale maggioranza, sarebbe saltata sui banchi del Governo”, scrive Siculella.
“Stupisce come ogni parola data venga disattesa. Compresa la dichiarazione di fiducia dell’Assessore Capoccia nei confronti degli automobilisti leccesi, a cui oggi vengono riservati autovelox in ogni dove e in progetto anche oltre 30 telecamere per monitorare le possibili corsie previste dal progetto di estensione del filobus.” Sottolinea il Presidente di MIND.
“Serve applicare varianti sui progetti in corso per salvare alberature sane e funzionali” conclude Siculella “per mostrare differenza e discontinuità con progetti e patti che hanno inferto un grave colpo alla nostra città, che non merita quello di grazia!”