NEVIANO (Lecce) – Una chat erotica con tanto di immagini porno con una minorenne. La Procura ha aperto un’indagine su una vicenda a luci rosse che viaggia sul web tra le province di Lecce e Vicenza. Un fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Stefania Mininni. Nel registro degli indagati è stato iscritto il nome di un 21enne residente a Montecchio Precalcino (comune in provincia di Vicenza) con le accuse di violenza sessuale aggravata e pornografia minorile. Nei giorni scorsi l’inchiesta ha mosso i primi passi. Il magistrato inquirente ha conferito incarico all’ingegnere informatico Claudio Leone di eseguire una consulenza sullo smarthphone del giovane utilizzato per immagazzinare le foto e per chattare con la minorenne.
L’indagine è stata avviata con una denuncia dei genitori della ragazzina (una 14enne di Neviano). I due giovanissimi allacciano una conoscenza, una delle tante che nascono sul web. Il giovane veneto utilizza un falso profilo Facebook che non corrisponde con la sua reale identità. Chattano, si scambiano messaggi e la ragazzina invia, stando a quanto denunciato, immagini a sfondo sessuale realizzate dalla minore. Gli accertamenti sono stati delegati agli agenti della polizia postale di Lecce e di Vicenza. A metà aprile gli investigatori hanno bussato alla porta di casa in cui risiede il giovane con in mano un decreto di sequestro. Gli agenti hanno recuperato lo smarthphone del giovane.
Nel corso della perquisizione il 21enne avrebbe riferito di essere l’utilizzatore del falso account Facebook ammettendo di essere stato l’attore delle conversazioni telematiche a sfondo sessuale. Alla presenza della madre, il giovane precisò che le immagini raffiguranti la ragazza con cui aveva intrattenuto le conversazioni erotiche erano state tutte rimosse per un senso di vergogna. Lo smarthphone è così finito sotto sequestro. Gli accertamenti disposti dalla magistratura consentiranno di appurare la fondatezza delle accuse. La madre della ragazzina è assistita dall’avvocato Vincenzo Perrone.
F.Oli.