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Testimone attento e acuto, sempre in prima fila nelle battaglie ideologiche e culturali del nostro paese, Eugenio Scalfari, più di ogni altro ha saputo raccontare il nostro tempo, attraverso inchieste e articoli, pubblicati su Repubblica (quotidiano di cui egli stesso è fondatore) e L’Espresso.
Meno nota al grande pubblico è forse l’altra faccia di Scalfari, quella di scrittore di libri e saggi che abbracciano i temi della laicità, della filosofia e della questione morale.
Nel pomeriggio di ieri il cinema Massimo di Lecce ha ospitato per la seconda volta il celebre giornalista e scrittore romano.
Occasione la presentazione del suo ultimo lavoro: “Scuote l’anima mia Eros” (titolo ispirato da un verso della poetessa Saffo).
La presentazione è stata organizzata dalle associazioni Leccelegge e Liberrima e dal corso di Filosofia della facoltà di Lettere dell´Università del Salento.
Sono intervenuti Angelo Cannatà, docente di Filosofia e autore della biografia ufficiale di Scalfari, “Eugenio Scalfari e il suo tempo” e Gianluigi Pellegrino, ideatore della presentazione del precedente lavoro letterario di Scalfari “Per l’alto mare aperto”.
Ennesima dimostrazione della capacità del giornalista d’intrecciare con il privato riflessione filosofica e letteraria, “Scuote l’anima mia Eros” è un libro che offre riflessioni e spunti sul tema dell’Io e dell’uomo.
Al centro dell’indagine il fondante rapporto fra sensualità e mentalità, che genera “brame di potere, generosità verso gli altri, amore romantico e amore libertino”.
Il risultato è uno sguardo fondamentale sull’uomo che non trascura nessun punto d’osservazione: dalla mitologia alla letteratura e la musica, l’opera di Scalfari giace sul filo di una narrazione che veicola e rimanda di continuo alla filosofia e, in particolare, a Nietzsche.
Nel corso della conferenza Scalfari ha ricordato l’amicizia con Italo Calvino, suo compagno di liceo e grande amico, al quale è dedicato il volume. Ha poi parlato del suo rapporto con il cardinale Carlo Maria Martini e d’interessanti questioni religiose.
Non è neppure mancato un riferimento all’attualità, in particolare all’imminente referendum del 12 e 13 Giugno.