Agosto, tempo di vacanze ed anche il sottoscritto ha deciso, quest’estate, di concedersi una full immersion a carattere culturale in un luogo al quale è particolarmente affezionato e da dove mancava da sei anni.
Si tratta di un luogo che riesce sempre a darmi sensazioni di tranquillità e di carica interiore, forse perché è proprio da quei posti che i miei antenati mossero al tempo della prima crociata. Mia compagna di viaggio, una mia cara amica desiderosa di condividere l’esperienza lontano da pericolose complicazioni di carattere sentimentale, che avrebbero potuto rovinare l’aspetto di ricerca del viaggio. Destinazione Provenza e Lingua d’Oca, sulle tracce di cavalieri templari, catari, vestigia galliche e romane ma anche sulle orme del Codice da Vinci. Per una volta eccomi nei panni di Robert Langdon, alla ricerca di indizi relativi al Santo Graal.
Partenza la mattina di giovedì 18 agosto, a dire il vero con un’ora e mezzo di ritardo sul programma, a causa dei comuni imprevisti di cui il genere femminile e’ da sempre portatore. L’attraversamento della penisola italiana procede senza intoppi grazie all’ondata di caldo che investe mezza Europa e, considerate le normali fermate dovute alle abituali esigenze fisiologiche, alle 21 in punto eccomi varcare il confine di Stato. Poco più di venti minuti dopo entravamo a Nizza (nella foto) per concederci una cena. A parte l’infernale traffico nel centro ed il tempo trascorso alla ricerca di un parcheggio, occorre dire che la città della Costa Azzurra è veramente bella e piena di vita. Per la cronaca, avendo scelto per cenare un bistrot tipicamente francese con karaoke incluso, il sottoscritto si è esibito in un celebre brano di Fred Bongusto dal titolo “Balliamo”, sul quale diverse coppie, sia italiane, sia francesi si sono concesse un romanticissimo lento chick to chick.
Dopo un giretto nel centro della città, eccoci pronti a riprendere l’autoroute in direzione della Provence, ma di questo ne parlerò nella seconda parte. Usciti da Nizza, con la mia compagna di viaggio già fra le braccia di Morfeo, ho fermato l’auto in un autogrill nei pressi di Cannes, per concedermi un riposo e chiudere il giorno di viaggio. La continuazione alla prossima settimana.
Cosimo Enrico Marseglia