“Di notte, come i ladri. In pieno ferragosto, come chi ha qualcosa da nascondere. Questa è l’impressione che si ricava dall’avviso di mobilità esterna per diverse figure professionali pubblicato dalla provincia il 29 luglio scorso, con scadenza il 19 agosto prossimo.” Interviene così il capogruppo Consiliare PD alla Provincia di Lecce, Cosimo Durante.
“Tutto in venti giorni, tutto nel solleone infuocato, tutto perché si deve sapere il meno possibile.
Bandi di mobilità fatti per pochi intimi, sostanzialmente riservati agli interna corporis. Ma, quello che fa più rabbia dei recenti avvisi della Provincia, è il fatto che mettano a disposizione prevalentemente posizioni di lavoro part-time al 30%: si tratta cioè di dipendenti pubblici che potranno lavorare presso la Provincia di Lecce solo per 12 ore la settimana.
Come si può sopravvivere con 12 ore di lavoro settimanali? Chi lavora in Calabria, a Milano o persino in provincia di Taranto, che interesse avrà a partecipare ad un concorso di mobilità per 12 ore che lo costringe a rinunciare a 36 ore di lavoro settimanali e a uno stipendio che assicura almeno la dignità della sopravvivenza?
Bandi di concorso come questi dimostrano che il Centrodestra non ha nessun rispetto per il lavoro, ma anche peggio: non ha rispetto per la dignità dell’uomo.
Bandi come questi, inoltre dimostrano che il centrodestra non conosce neppure i principi elementari di una organizzazione amministrative efficiente e razionale.
Denunciamo dinanzi all’opinione pubblica, dinanzi ai padri e madri di famiglia, dinanzi ai giovani, una cultura che disprezza il lavoro e ne offende il valore.
I recenti bandi della Provincia di Lecce rappresentano un oltraggio istituzionale ed una gravissima offesa al valore costituzionale del lavoro.
Noi ci chiediamo: le Organizzazioni Sindacali sono state interpellate relativamente a queste infami intenzioni degli amministratori provinciali? Se sono state interpellate, cosa hanno detto? Se non lo sono state, cosa ne pensano, e cosa pensano di fare nel merito?
Il gruppo Consiliare del PD non se ne starà con le mani in mano. Sin dai primi giorni della ripresa amministrativa chiederà un immediato incontro con le OO. SS. Per decidere una strategia comune che impedisca il propagarsi di una cultura che non sa distinguere tra lavoro e schiavitù.
Intanto, il Presidente Gabellone farebbe assai bene a revocare immediatamente l’obbrobrio istituzionale che ha posto in essere, sostituendo quei bandi indecenti con bandi di concorso e di mobilità veri.”