Tocca anche Cavallino, «Città d’Arte e di Cultura», la mostra Cinema 150 anni, prima esposizione di manifesti cinematografici originali a carattere itinerante voluta dal Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia. La mostra, che coincide con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, propone una selezione di manifesti cinematografici d’epoca relativi a pellicole dedicate al Risorgimento.
L’Amministrazione comunale di Cavallino, impegnata nelle celebrazioni dell’importante ricorrenza, che per la cittadina coincide con il bicentenario della nascita del duca Sigismondo Castromediano, che del Risorgimento fu patriota e protagonista, ha voluto ospitare l’esposizione certa del suo valore evocativo e divulgativo dell’epopea risorgimentale anche attraverso il cinema italiano. La mostra è stata allestita nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 9 ottobre 2011, coincidendo con i lavori del convegno Mezzogiorno e costruzione dello Stato unitario. I linguaggi risorgimentali per la nazione, che si terrà nella sfarzosa Galleria del Palazzo Ducale dal 6 all’8 ottobre 2011.
La mostra è la risultante di un lavoro paziente durato quattro anni. In esposizione ventinove manifesti, il più antico dei quali risale al 1934 e riguarda il film 1860 – I mille di Garibaldi di Alessandro Gabetti di cui è disponibile un manifesto di due metri. Interessanti anche Piccolo mondo antico di Mario Soldati del 1934, Donne e briganti, sempre di Soldati, del 1951, Il tenente Giorgio di Raffaello Matarazzo, Eran trecento … La spigolatrice di Sapri di Gian Paolo Callegari, Il brigante di Tacca del Lupo di Piero Germi, Camicie Rosse – Anita Garibaldi di Goffredo Alessandrini tutti del 1952, Il Gattopardo di Luchino Visconti del 1963, Nell’anno del Signore di Luigi Magni del 1969 e In nome del Papa re, sempre di Magni, del 1977. I manifesti evocano l’immaginario collettivo e raccontano un mondo scomparso grazie alla rarità, allo stato della conservazione, all’argomento trattato e alla firma del disegnatore.
L’ingresso è libero.