Il primo ad esprimersi a proposito del nuovo diniego della Corte costituzionale sulla costituzione della Regione Salento è Paolo Pellegrino, coordinatore provinciale Fli Lecce da poco confluito nel neo costituito Terzo polo
“Non possono essere le legittime considerazioni – tra l’altro più di carattere giuridico che politico – di un parlamentare riguardo la Regione Salento la causa di un dissidio nel momento in cui ci si è prefissati l’ambizioso obiettivo di rinnovare la politica cittadina in occasione delle amministrative del 2012, mettendo a disposizione della città un’alternativa seria e responsabile”. Il parlamentare in questione è Lorenzo Ria, Udc che ha gioito del nuovo esito
“Il Terzo Polo, a differenza di altri contenitori politici, tanto a destra quanto a sinistra, rappresenta, non da ora, uno spazio politico nuovo in cui la libera dialettica delle idee non ha come finalità la resa dei conti tra big o presunti tali” tenta di rimediare Pellegrino all’”incidente diplomatico”. Si, perché al di la delle ideologie politiche e territoriali, la posta in gioco è altissima, il governo della città nel turn over della prossima primavera ha bisogno di forze concentriche per un rinnovamento. Lo sanno bene a destra a sinistra e in centro ed è per questo che le 12 liste civiche di Pagliaro sono un’occasione da non perdere. Lo sapeva bene anche lo stesso paladino della Regione Salento quando ha costituito la federazione Apl.
“Nel Terzo Polo per davvero ci sono spazi importanti di dialogo destinati alla costruzione di un progetto innovativo che offra un’alternativa amministrativa di governo per rilanciare una città importante come Lecce che sembra essersi un po’ seduta. Il contributo che Apl ha saputo dare in questi mesi, dalla sua costituzione ad oggi, non può riassumersi esclusivamente in un aut aut da offrire alla collettività: Regione Salento Sì. Regione Salento No. Paolo Pagliaro ha brillantemente articolato la sua proposta sottolineando le criticità di un territorio troppe volte dimenticato non solo dal governo centrale, ma anche e soprattutto da quello regionale che, spesso, ha dimostrato uno strabismo territoriale in termini di attenzione e di risorse da destinare alle province pugliesi”, ha commentato Pellegrino. E pensare che il giorno della presentazione del Terzo polo cittadino si dichiarò disposto a correre in solitaria autonomia, senza tatticismi aggreganti.