“Il clima che si respira in via Capruzzi non favorisce una soluzione in tempi brevi della vertenza riguardante i 620 dipendenti della Regione che rischiano retrocessioni e decurtazioni di stipendi dopo l’annullamento del concorso del 1999 da parte della Corte Costituzionale.
Il Consiglio regionale, nella seduta di ieri, ha perso un’altra occasione per dare dimostrazione di compattezza quando si tratta di tutelare gli interessi dei lavoratori e della Puglia”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro.
“Con il voto favorevole – ha sottolineato – l’Unione di Centro ha dato prova di responsabilità e coerenza politica. Restiamo convinti che la legge approvata in Aula ieri ha salvato le retribuzioni dei dipendenti regionali ed evitato la paralisi della macchina amministrativa e che la soluzione della vicenda può venire solo attraverso una legge sanatoria parlamentare che salvaguardi i diritti acquisiti. Come gruppo Udc – ha continuato il presidente Negro – abbiamo mobilitato i nostri parlamentari affinché si facciano promotori di una iniziativa legislativa che miri a sanare quel vulnus che si è creato nelle strutture della Regione Puglia. Ci lascia soddisfatti il fatto che sia stata raggiunta l’unanimità dell’Aula almeno sull’ordine del giorno che invita Governo e Parlamento ad assumere iniziative per garantire la continuità amministrativa della Regione con una norma che riconosca i diritti acquisiti dai lavoratori”.
“L’auspicio – ha concluso il capogruppo Udc – è che tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio si adoperino per riportare un clima di serenità nell’Ente di via Capruzzi e individuare la strada meglio percorribile per tutelare i diritti acquisiti dei lavoratori e soprattutto per scongiurare la paralisi della macchina amministrativa che comporterebbe danni assai più gravi per i cittadini di Puglia”.