“Dal palco di Piazza Libertini a Lecce abbiamo sentito forte il vento nuovo che soffia sull’Italia. Ieri in quella piazza non c’erano solo qualche migliaio di militanti o elettori affezionati. C’erano le speranze e le attese di un Paese che guarda con attenzione al Terzo Polo come alternativa agli attuali due che, in modo diverso, hanno deluso gli italiani e tradito ogni aspettativa”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, commentando la giornata politica di ieri che ha visto i leader del Terzo Polo, Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini, Francesco Rutelli e Raffaele Lombardo, insieme a Lecce per lanciare il nuovo progetto politico.
“I dati allarmanti dell’annuale rapporto Svimez, di cui ci ha parlato il vice direttore Luca Bianchi nel Teatro Politeama affollato di giovani come non mai, rappresentano il punto di partenza del Terzo Polo – ha sottolineato il capogruppo Udc – Si parte dalle emergenze per affrontarle e risolverle in maniera concreta. Sicurezza sociale, legalità, famiglia, giovani: questi i punti fissi che guideranno l’azione politico-programmatica della nuova formazione politica che non a caso ha ricevuto il suo battesimo in una città dell’estrema periferia del Paese, Lecce. “Riparte il Sud, cresce l’Italia” non è uno slogan vuoto ma il convincimento concreto che se non si rimette in gioco il Mezzogiorno tutto il Paese rischia di affondare. Il malcontento diffuso, le nuove povertà, i drammi della disoccupazione e del precariato che sfociano quotidianamente in civili proteste e manifestazioni di piazza hanno fondate ragioni e sono il campanello d’allarme di un disagio sociale crescente che una politica attenta non può sottovalutare. Di fronte ai fallimenti dei due poli che hanno ridotto il Paese in questa situazione, il Terzo Polo è l’unica novità politica e l’unica via percorribile per uscire da una crisi senza precedenti perché ormai è forte e matura la convinzione che è tempo di prediligere regole, valori ed il gioco di squadra e fare gli interessi del Paese e non dei singoli”.