La prospettiva con la quale inizia l’anno, non è per il Lecce la più rosea. Oltre al perdurare una classifica deficitaria, si addensano nuvoloni sulla società…
E non so se in questo momento sia più pericolosa l’ultima posizione di classifica oppure quanto potrebbe incidere sulla società
questa inchiesta inerente alle partite “truccate” o alle scommesse in generale.
Voglio partire da quest’ultimo aspetto ed esporre con chiarezza, onde non ingenerare equivoci, il mio pensiero. Non condivido l’idea di coloro che propongono di “mettere giù le mani” dal Lecce perché questo sarebbe offensivo nei riguardi di chi, come lo scrivente tifoso e pagante, spera o pensa sempre che le partite siano, alla base, corrette e le diversità di previsti risultati siano solo da addebitare ad inconvenienti tecnici (errori involontari dei calciatori o direzioni arbitrali piuttosto disinvolte). Ove non fosse così, esigo, sempre come tifoso pagante, che si faccia chiarezza. Ovviamente ai sospettati “debbono” essere fornite tutte le garanzie occorrenti perché si sia completamente tutelati e, se ritenuti estranei ai fatti contestati, si chieda pubblicamente scusa. Debbo anche ricordare di come le procedure sportive sono leggermente diverse dalle penali, causa la rapidità con la quale il giudice sportivo deve procedere pertanto, mentre nella giustizia ordinaria è previsto che sia l’accusatore a portare le prove per sostenere l’accusa (e, purtroppo, spesso non è così), nella giustizia sportiva è l’imputato a dover portare le prove a discarico, quindi, poiché tutti gli affiliati alla federazione accettano questo stato di fatto, allora è giusto che la giustizia sportiva faccia il suo corso e colpisca, spero in maniera dura, chiunque si sia macchiato di questo comportamento sleale. Sentire di calciatori famosi che scommettono fino a 200.000 euro al mese, non me ne vogliate, cari tifosi, ma a me fa venire il voltastomaco. E’ ovvio che il procuratore di Cremona abbia precisato che scommettere non è “reato”, ma questo vale per la giustizia ordinaria perché, vorrei ricordare che per l’ordinamento sportivo questo è un comportamento, se non da reato, quantomeno da infrazione alle norme deontologiche di comportamento e, quindi, dovrebbe essere sanzionato. Siamo noi tifosi che, piuttosto indignati, dovremmo essere tutti d’accordo a pretendere chiarezza perché i comportamenti di molti calciatori sono ormai al limite del codice penale e perché anche con i loro comportamenti coinvolgono, inevitabilmente, anche coloro che sono onesti. Faccio l’esempio di un possibile atteggiamento discutibile di un portiere che, in partita, si lascia “scappare” per due,tre volte, il pallone dalle mani provocando la sconfitta della propria squadra. Il suo comportamento truffaldino penalizza oltre ogni limite il lavoro fatto dagli altri dieci e questo non è accettabile.
Sperando, in ogni caso, che il Lecce dimostri tutta la sua estraneità ai fatti per i quali si nutre un sospetto, veniamo all’impegno dell’inizio dell’anno. Non poteva capitarci di peggio! Ci auguriamo soltanto che la Juve abbia fatto bagordi durante le feste e che il soggiorno a Dubai possa, al limite, averla imballata. Come sappiamo la maggior parte dell’organico Juve è rappresentato da uomini di corsa più che di classe ed allora il Lecce, per contrastarla dovrà correre ancora di più. Ma questo potrà bastare? Perché no, sperando che anche il Lecce non abbia fatto i bagordi.
Saremo costretti a dire, ormai lo diciamo da più tempo, che il campionato del Lecce comincerà da domenica prossima, ma così dicendo, non ci rendiamo conto di essere alle corde, a sei punti dalla quartultima (molto difficili da recuperare!) e con una situazione compromessa. Da tempo, anche autorevoli opinionisti, tecnici intervistati, asseriscono che il Lecce potrebbe farcela solo se si rinforzasse, con quattro rinforzi di categoria, nei settori base cioè: portiere, difensore, centrocampista ed attaccante.
Credo che questa diagnosi sia dettata dalla logica ma, certamente, non tiene conto della volontà e della disponibilità societaria. Ed allora a noi cosa ci aspetta? Non lo so ma so soltanto che i tempi bui non sono passati perché, ancora oggi, permangono.