E’ un progetto importante quello che è stato presentato questa mattina nella sala Open Space di Palazzo Carafa e nato da un’idea del mezzosoprano leccese Rosanna Mancarella e da Claudia Ingrosso, titolare dell’associazione culturale CLIN. Un progetto dal titolo “Migranti d’Arte” e che vuole permettere agli artisti emigrati dal Salento in Italia e in altre parti del mondo, di esibirsi in Patria e di farsi conoscere.
Sono tanti infatti, i Salentini che per poter mettere a frutto le proprie doti artistiche e per poterle perfezionare, hanno dovuto lasciare la terra natia per spostarsi fuori. Il migrante d’arte per eccellenza è ad esempio il nostro amato Tito Schipa, che raggiunse il successo in America.
Ed è prendendo spunto proprio dal famoso tenore che si apre la prima tappa di questo progetto, dedicato alla Lirica e al Jazz. Giovedì 19 gennaio nella splendida location del teatro Paisiello a Lecce si aprirà la giornata dedicata ai migranti d’arte.
Alle 10.00 si darà spazio ai giovani studenti degli istituti scolastici di Lecce che frequenteranno un workshop-concerto nella quale potranno assistere alle esibizioni dei protagonisti, ascoltare le loro voci e le loro storie ed intervistarli sulla carriera.
Alle 20.30 invece, ci sarà la serata vera e propria, presentata da Antonio Greco e Valeria Coi, nella quale si esibiranno i protagonisti di questa prima tappa. Ad aprire un occhiello poetico a cura di Massimiliano Manieri, scrittore e performer che porta la poesia a teatro; dopodiché si darà avvio al concerto Migranti d’Arte, nel quale si esibiranno la musicista di pianoforte argentina Julia Ines Manzitti, nata a Buenos Aires ma da genitori Italiani, il mezzosoprano Rosanna Mancarella, che è la direttrice artistica della manifestazione e il baritono Gabriel Motta, anch’egli nato in Argentina da genitori italiani. La seconda parte del concerto è dedicata invece al jazz, con le esibizioni di Daniel Verdesca alla tromba, accompagnato da Cosimo Romano al contrabbasso, Carla Petrachi al pianoforte e Roberto Cati alla batteria.
“I salentini sono tantissimi”, ha dichiarato Claudia Ingrosso. “E noi non sappiamo quanti talenti ci siamo. Questo percorso invece ci permette di conoscerli e di apprezzare le loro doti.”
Anche l’assessore alla cultura Massimo Alfarano si è visto soddisfatto di questo progetto che “dà la possibilità ai nostri conterranei di ritornare nel Salento in un teatro tra l’altro che è uno dei più belli in Italia, per dimostrare quello che hanno imparato altrove. Questo progetto mi ha appassionato fin da subito e sono contento che siamo riusciti a realizzarlo nonostante siano stati pochi i privati che hanno voluto finanziarlo.”
L’assessore ha poi aggiunto con convinzione che “questa è una città attenta alle dinamiche culturali e ciò lo dobbiamo alle tante associazioni che creano e partecipano a questi eventi. E chi attacca queste associazioni, dimostra di non vivere questa città.”