L’Amministrazione Comunale, nell’ambito del Laboratorio Urbano Aperto Creativo (LUAC), invita tutti gli operatori, singoli ed associati, dei settori della cultura e dell’arte, mercoledì 21 marzo, alle ore 9.30, al teatro Paisiello a Lecce, a partecipare attivamente alla candidatura di Lecce
a Capitale Europea della Cultura 2019. All’iniziativa saranno presenti il sindaco di Lecce, Paolo Perrone e l’Assessore alla Cultura, Massimo Alfarano.
L’iniziativa del 21 marzo è la prima tappa di un percorso comune di dialogo, ascolto ed espressione, che vede già un prossimo appuntamento fissato nel mese di aprile, in concomitanza dell’inaugurazione del MUST, il museo storico della città di Lecce.
Il Laboratorio Urbano Aperto Creativo è una struttura operativa che assolve funzione di ascolto e costruzione condivisa dello scenario settoriale e provvede alla progettazione e realizzazione concreta dell’iniziativa a partire dalla definizione condivisa della vision e dell’idea forza della candidatura, inoltre assolve alle fasi tecniche di attuazione. Al fine di individuare le migliori decisioni nella maggiore possibile condivisione, durante l’incontro-dibattito si potrà già esprimere il proprio sostegno a collaborare ed essere attori presenti nel percorso di candidatura, compilando un’apposita scheda.
”Il Laboratorio Urbano Aperto Creativo – sottolinea il sindaco Paolo Perrone – è stato creato al fine di attivare un sistema partenariale non semplicemente formalizzato da atti e intese interistituzionali, ma aperto all’adesione volontaria degli attori economici, sociali e culturali, incentrato sull’operatività e sulla condivisione, per rafforzare elementi di aggregazione territoriale e garantire i maggiori possibili benefici agli attori coinvolti. E tale coinvolgimento è pensato in modo diretto, consapevole e soprattutto democratico, contribuendo così anche a facilitare e rafforzare i meccanismi di decisione pubblica. E’ importante che mercoledì tutti coloro che operano nel settore culturale ed artistico possano partecipare, per decidere insieme, programmare in modo condiviso, stringere relazioni ed assumersi impegni reciproci, unire le forze sul campo al fine di proporre e poter vedere realizzate le loro idee nell’ambito di una candidatura il più possibile competitiva”.
“In tal senso – spiega il sindaco Perrone – il LUAC rappresenta il ‘luogo delle decisioni’ per articolare programmi e progetti connessi alla candidatura della città di Lecce, nell’auspicio di garantire la massima apertura al processo decisionale nella formulazione della proposta. Ciò, in particolare perché non è l’Amministrazione Comunale di Lecce intesa come organo di governo ed amministrativo della Città a candidarsi, ma la città in generale e l’intero tessuto territoriale, in tutte le sue componenti ed espressioni, istituzionali, sociali, culturali ed economiche. Questa Amministrazione crede fortemente nella candidatura, così come nelle capacità e qualità dei nostri operatori culturali, e quindi si impegna a svolgere con senso di responsabilità il miglior lavoro possibile insieme a loro e ciò risulterà molto utile, aldilà di chi sarà ad amministrare la città dopo il risultato elettorale di maggio, nel percorso necessario alla candidatura stessa”.
Per l’assessore Massimo Alfarano “la giornata del 21 marzo è uno dei passi per far fronte comune, confrontarsi e costruire strumenti, metodi, tempi e materiali di lavoro, utili per il lancio della candidatura. L’incontro si propone di raccogliere la manifestazione di interesse a far parte del LUAC da parte di tutti i referenti degli organismi che operano nel campo della cultura, intesa nel senso più ampio del termine: dal cinema alla musica, dall’arte all’architettura, dal design alla moda, dall’innovazione alla ricerca, ecc., che intendono lavorare insieme, fornire il proprio contributo di idee alla candidatura ed anche supportare l’Amministrazione Comunale per le attività connesse ad eventuali progettazioni partecipate, partecipazione a bandi e/o a procedure negoziali. Per una candidatura competitiva risulta fondamentale essere il più possibile uniti, far partecipare attivamente le idee, facilitare le relazioni/network, dettagliare insieme le caratteristiche e le modalità di intervento, in modo da costruire un Programma che sia effettivamente attrattivo, competitivo, partecipato e sostenibile, ed anche reale e forte espressione degli operatori culturali”.