Sembrava irrimediabilmente condannato al ritorno in serie B ma con e due vittorie consecutive conquistate nelle ultime due giornate di campionato, il Novara ha cambiato radicalmente il proprio orizzonte ritornando clamorosamente in corsa per una salvezza comunque molto complicata.
Il colpaccio di Siena ha consentito ai piemontesi di ridurre il distacco dalla zona salvezza a 8 punti, un divario che resta però importante e che obbliga la squadra di Tesser a cercare la vittoria a tutti i costi domani contro il Lecce per non perdere definitivamente il treno salvezza.
Ad attendere il Lecce una squadra rivitalizzata dal ritorno in panchina di Attilio Tesser, bravo non solo a imprimere un secco cambio di passo alla squadra ma anche a sfruttare i passi in avanti compiuti dal Novara durante la breve parentesi Mondonico: è al Mondo infatti che si deve la fine dell’emorragia difensiva e il ritorno di risultati positivi. Al suo arrivo Mondonico ha subito cercato il modo di registrare una difesa colabrodo che nelle 21 giornate precedenti aveva sempre incassato almeno un gol a partita per un totale di 35 reti al passivo: l’esordio dell’ex tecnico di Torino e Atalanta contro il Cagliari, chiusosi sullo 0-0, ha fatto registrare una prima decisiva inversione di tendenza che si è tradotta immediatamente in punti grazie anche alla clamorosa vittoria di San Siro contro l’Inter firmata Caracciolo e all’altro 0-0 conquistato sul campo dell’Atalanta.
Fatali per il Mondo le due sconfitte consecutive in trasferta contro Catania e Bologna che hanno aperto la strada al Tesser bis, senza però cancellare i progressi raggiunti dalla squadra.
Oggi la solidità difensiva sembra il punto di forza del Novara che sfida il Lecce: i piemontesi non prendono gol da 188 minuti e al Piola la porta di casa è inviolata da addirittura 283 minuti: l’ultimo avversario ad andare a segno sul sintetico dello stadio novarese è stato l’attaccante del Chievo Thereau lo scorso 2 febbraio.
Il segreto sembra essere lo schieramento difensivo a 5 con il trio Paci-Lisuzzo-Garcia a fare da barriera davanti al portiere Ujkani e i due esterni Morganella e Gemiti pronti a continui ripiegamenti difensivi. Contro il Lecce dovrebbe essere questa la retroguardia del Novara di cui non faranno parte né Centurioni né Rinaudo.
In mediana Tesser non avrà a disposizione l’ex Marianini che ieri ha svolto lavoro differenziato mentre Radovanovic dovrebbe andare in panchina per scelta tecnica. Toccherà dunque a Pesce, Porcari e Rigoni comporre il trio di centrocampo che dovrà supportare l’azione dei due attaccanti.
Il dubbio di Tesser per quel che riguarda il reparto offensivo è relativo al partner di Caracciolo: il tecnico dei piemontesi in settimana ha provato diverse soluzioni tattiche tra cui quella con la coppia di attaccanti rapidi e veloci ma alla fine per la sfida con il Lecce l’Airone dovrebbe ritrovare il posto da titolare dopo l’iniziale panchina di Siena. Il ballottaggio quindi è tra Mascara e Jeda con il brasiliano ex giallorosso favorito sull’ex attaccante di Napoli e Catania.
Per Cosmi quella di domani è una gara importante ma non è un'”ultima spiaggia”, è invece una sfida assolutamente decisiva per il Novara che per continuare a sperare nella salvezza ha l’obbligo di conquistare i 3 punti. La squadra di Tesser non potrà permettersi una partita difensiva e dovrà necessariamente concedere qualche spazio, per questo Cosmi non rinuncerà a Cuadrado: l’esterno colombiano e il suo connazionale Muriel hanno le caratteristiche per essere ancora decisivi.