Riprendiamo a percorrere gli altri spazi dell’arte, in questo angolo del Castello…
Quarto percorso…
Gaetano Piro, francavillese (Br), si laurea in Economia e Commercio. Quando incontra un pezzo di ulivo, lo maneggia, lo scalpella, lo raschia e lo vernicia. In ogni pezzo vive un’anima che l’artista riesce a catturare e poi a liberare in armoniose forme, per farcene dono.
Vincenzo Perrone, di origini torinesi, vive a Calimera (Le). La sua passione è la fotografia. Gli scatti segnano i suoi viaggi, le emozioni dell’istante e della bellezza fugace della natura, riuscendo a catturare abilmente le morbide luci dell’esistenza per viverle appieno!
Valentina Valente, di Gaeta (Lt), è figlia d’arte. Con delicatezza, narra un evento che racchiude la memoria storica del suo popolo, supportato da semplici e intime gestualità quotidiane. Per custodire la storia, senza equivoci, dove la figura femminile è rassicurante e pronta a sopportare.
Fiorenza Di Lenna, nativa di Padova, vive e lavora nella Capitale. Ella trova negli olii il giusto equilibrio per narrare le proprie esperienze ed emozioni, con delicatezza, prediligendo la figura umana. Ha partecipato a numerose esposizioni, anche negli Stati Uniti.
Per Valeria Bartolini, di origini novaresi, ma residente a Roma, la figura femminile è vibrante e carica di mistero. L’artista trova un connubio in cromatismi efficaci in giochi di abili contrasti. Sullo sfondo, si dipana sempre un universo misterioso…
Graziella Paolini Parlagreco, di Alessandria, è titolare di cattedra in Disegno e Storia dell’Arte. Mostra una grande sensibilità cromatica per la figura femminile, trovando il suo giusto posto in uno spazio plastico e armonico.
Antonietta Bellantuono, di Monopoli, nel barese, si diploma all’Istituto d’Arte e frequenta il corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti a Bari. L’artista respira tra calde cromie che gli olii sapientemente imprimono sulla tela. Dove il gesto pittorico è deciso e sicuro.
Ornella Casale, romana, per lei la figura umana prende forma inquietante e si impone in primo piano, vissuta in corpi che emergono da scure e oscure atmosfere. Dove il gioco delle parti rimane sempre misterioso e scostante.
Lena Gentile, pittrice, scultrice e restauratrice di Montegiordano, nel cosentino. La sua opera segue i canoni del paesaggio del ’600, proponendo una natura vissuta nella cura dei dettagli e avvolta da cromie rarefatte, dove la figura umana è marginale, ma presente.
Gianluca Fumelli, nativo di Roma, vive e opera tra la Capitale e Pontecorvo (Fr). Il suo linguaggio pittorico narra, con eleganza, una natura sentita nella sua profonda essenza. L’opera diviene così cromaticamente ricca di trasparenze e sfumature. Significativi, i riconoscimenti negli Usa.
Antonella Micocci, artista svizzera, trova nella figura umana una sorta di divino, che diviene sussulto quando racconta l’infanzia. Una forma compiuta dal sentimento e dalla protezione, dove la luce è elemento di forza e lo spazio ne è colmo, in abili ed impercettibili pennellate.
Vittorio Maci, di Campi Salentina (Le), da sempre gioca con l’arte e continua a farlo. Vive pienamente il disagio quotidiano e prova a narrarcelo su un dittico con ironia e semplicità, proponendo degli spazi surreali, dove sorprendentemente sulle tele prendono forma luoghi abituali.
Pantaleo Musarò, vive e opera nella sua Galatina, in provincia di Lecce. Dalle installazioni concettuali emerge la straordinaria fusione di tutta l’esperienza maturata nel suo percorso artistico, offrendoci messaggi diretti per “calpestare il capitalismo malato e la sua volontà di potenza”.
Antonello Carriero, viene da Monteroni di Lecce. Pittore versatile e poliedrico, ama i paesaggi surreali con i quali può “mascherarsi”, tra vibrazioni musicali e nostalgie del passato per narrare una quotidianità priva di limiti e di inganni, tra calde cromie.
Pietro Daresta, originario di Putignano (Ba), residente a Cerreto Guidi (Fi), inizia molto presto a fare arte. Egli utilizza nuovi mezzi espressivi per costruire verità, dipanando morbidi e cromatici spazi metafisici, per sublimare la realtà, evocando un sentimento profondamente intimo.
Giordano Floreancing, di Stregna, in provincia di Udine, città nella quale vive e lavora. Artista che gioca sulla parola e sul suo doppio significato nelle raffinate opere informali che raccontano un figurativo segreto.
Giorgio Gost, di Salsomaggiore (Pr), vive e opera a Parma. La sua, è un’opera concettuale attraverso segni simbolicamente contemporanei, con i quali ama narrare. Esprime costrutti cromatici complessi e suggestivi dai quali traspare la consapevolezza dell’esistere.
Milena Marani, viene dal modenese. Ella vive nelle emozioni del colore e dell’armonia, alla ricerca di dettagli, offrendo volute musicali, cariche di un vissuto dove stretto è il rapporto fra sé e la realtà. In flussi e sprizzi cromatici informali, per filtrare l’inafferrabile.
Vincenzo Montecalvo, nativo di Bovino, nel foggiano, risiede a Prato. Maestro d’Arte in Decorazione pittorica e maestro del corso di Pittura, mescola perfette geometrie pittoriche a caratteri calligrafici per narrare e scrivere il libro intimo dell’anima.
Marco Sereni, di Galeata (Fc), vive e lavora a Pisa. È giovanissimo, quando dimostra il suo interesse per le arti figurative, in particolare per l’incisione e la pittura ad olio. Egli narra il mondo degli elementi che sostengono l’umanità, sottolineando la casualità e l’affanno dell’esistenza.
Andrea Maroccia, leccese, consegue il diploma in Scultura all’Istituto d’Arte, specializzandosi nella lavorazione, decorazione e restauro della pietra leccese. Assembla, modella e incide offrendo un’opera plastica e possente, carica di vitalità e movimento.
Biagio Picardi, di Scanzano Jonico (Mt), ama narrare una tristezza che giunge da molto lontano, da atmosfere surreali colme di toni caldi e profondi. Nell’opera, il paesaggio cerca la luce che, se pur fievole, riesce, sempre, a cogliere da una sottile ombra.
Juan Alvarez Gutierrez, fotografo spagnolo che viene da La Puebla de Cazalla (Siviglia). Per lui lo scatto è l’istante, l’attimo vibrante carico di energia, dove la fisicità gioca un ruolo importante, reale e poetico nel medesimo luogo e spazio. Dove il gioco si fa luce e si fa ombra…
Delfin Dinorah, artista “d’emersione” di origine venezuelana, vive e lavora a New York. Le sue composizioni fotografiche catturano lo sguardo, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nel contrasto con il buio. Realizza degli spazi compositivi surreali, tra realtà e simbolismo.
Aldo Toscano, vive e opera a Rende (Cs), ha frequentato l’Istituto d’Arte di Castrovillari, sempre nel cosentino, e l’Accademia di Belle Arti a Napoli. La sua cifra artistica si pone drammaticamente tra soggetti che riconducono al mito, sui quali posare le inquietudini esistenziali.
Veliana Robustella, di Manfredonia (Fg), si laurea in Psicologia a Padova, città nella quale vive. Ella racconta il dramma dell’esistenza dove il mondo può divenire una prigione. Le calde cromie ingannano una quotidianità rassegnata, sulle quali l’artista trova sostegno.
[continua]
A cura di Pamela Pinto